' I La letteratura scientifica i11 Italia di Felice Ippolito Nell'affrontare il problema del libro e della rivista scientifica nel1'I talia della fine degli anni '60 si presenta con evidenza la 11ecessità di definire, attribuendole un contenuto preciso, l'espressione « letteratura scientifica », e questo non per una pedantesca esigenza di sistematicità che ritengo contrastante, come mi propongo di spiegare tra breve, con il fine della diffusione di una ct1ltura scie11tifica veramente modesta, quanto per delimitare l'oggetto, dovrei forse dire il « bersaglio », dei rilievi critici che mi propongo di offrire alla vostra considerazione in questi pochi minuti che il programma del Convegno e una pur ottimistica valutazione della vostra pazienza mi lasciano a disposizione. Se volessimo usare il ter1nine « scientifico » nella sua accezione più larga, 110n potremmo negare che la letteratura scientifica è largamente presente nei programmi degli editori italiani. Basta u11a scorsa ai titoli delle varie collane di Saggistica per ottenere la riprova della prese11za di interessi ai quali non si può aprioristicamente negare la qualifica scientifica: intendo parlare di quelle opere di sociologia, critica storica, psicologia, etnologia, economia politica e via discorrendo, che ricorrono appunto con sempre maggior frequenza nel panorama del libro di cultura italiano. Questo tipo di letteratura, che accompagna il processo di maturazione· civile del paese, è promosso da ben precisi interessi pratici di natura socio-economica che meritano, intendiamoci bene, la più ampia considerazione, ma che solo in via subordinata esercitano qualche efficacia sul processo di formazione, tuttora lenta e faticosa, di una cultura scientifica nel paese. L'aggettivo « scientifico » desidero in questa occasione riservarlo a tutta quella letteratura, non importa a quale livello di tecnicismo, che ha per oggetto in primo luogo le cosiddette « scienze esatte », siano esse, secondo la terminologia anglosassòne, scienze della vita, come la biologia, o scienze della natura, come la fisica, e in secondo luogo le materie tecniche che tanto hanno contribt1ito in questi ultimi decenni alla tra-. sformazione radicale del nostro modo di vivere. I termini di scienza, di ricerca scientifica, di tecnologia, ricorrono con tanta frequenza nella pubblicistica dell'Italia contemporanea da far 1 ritenere ad un osservatore superficiale che il paese sia giunto oramai a quella fase culturale che, con il superamento di molti schemi umanistici 101 Bibiiotecaginobianco
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