Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

I IJa politica di sviluppo regionale nella esperienza italiana del Mezzogiorno possono essere utilizzate per gli investimenti industriali che si effettuano alle porte di Roma, che è oggi una delle aree p,iù convenienti di tutto il Paese, non si comprende proprio perché degli imprenditori dovrebbero rischiare capitali nella pro,vinoia di Nuoro o in quella di Trap 1ani. In un simile esame, avente come criterio di giudizio la conformità delle misure all'obiettivo della eliminazione dei divari di svilupp·o economico esistenti nel Paese, potrà essere meglio considerato il problema dei disincentivi all'investimento o addirittura del divieto di nuovi investimenti nelle aree cosiddet,te congestionate, istituti di cui si hanno esempi in altri Paesi. Tali forme di intervento hanno come fondamento economico l'intento di alleggerire la collettività degli oneri addizionali che essa deve sopporitare a causa dei fenomeni di congestione; in astratto tali oneri sono ad·do1ssati alle imprese, attraverso il disincentivo, se esse ugualmente si localizzano nell'area congestionata; so·no evitati ove il disincentivo sia tale da dissuadere dall'investimento, oppure viga un divieto. Senonché, mentre p·er i grandi impianti, un sistema co·mbinato di incentivi nella zona ,sottosviluppata e di disincentivi nella zona congestionata può determinare il trasferimento al Sud di progetti di investimenti, per le medie e per le piccole aziende, la cui attività è subordinata alla presenza ,dell'imp,renditore, il disincentivo può pro1 durre lo effetto di rallentare lo sviluppo delle aree cosiddette congestionate senza però indurre gli imprendito 1 ri a trasferirsi nell'area sottosvilup·pata. Una risposta frequente alle misure in esame sarà poi l'insediamento di nuovi impianti in zone non congestionate dell'area sviluppata e non n·el Mezzogiorno. Anche in questo caso, solo un esame analitico di situazioni differenti può dare una risposta a interrogativi tanto inquietanti. Le misure in questione, peraltro, interesseranno sempre più le aree congestionate, indipen·dentemente dai problemi del Mzzogiorno; non può infatti non essere oggetto di riflessione per le popolazioni di quelle aree il deterioramen to prevedibile nelle loro condizioni di vita ove l'ulteriore sviluppo si svolgesse sulle linee del recente passato. Altro elemento che va atten1t1 amente considerato in sede •di valuta., zione dell'efficienza posseduta dal vigente sistema ·di incentivi è il profondo mutamento intervenuto nella distribuzione territoriale -dell'a,pparato industriale italiano nelle regioni esterne al Mezzo·giomo. Chi esa-· mini i termini in cui venne impostato il problema del Mezzogiorno negli anni in cui fu avviata la p•olitica di sviluppo non può non rilevare che al Mezzogiorno si contrapponeva un Centro-Nord in mo·do generico, raffigurato quindi come relativamente omogeneo quanto a livelli di reddito e di occupazione. Non si tenne quindi presente che della espan97 Bibliotecaginobianco

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