I La politica di sviluppo regionale nella esperienza italiana ente pubblico; la società finanziaria, ove non vo·glia rimanere inattiva, finisce quindi per associarsi a imprese mediocri e, per di più, in una posizione molto debole, sia perché ha scarsi elementi per contribuire alle decisioni che prende il privato cui la finanziaria è associata, sia perché, in caso di insuccesso, la finanziaria deve continuare con propri direttori l'esercizio di imprese che il socio, poco dotato di capitale, non può più finanziare. Una attività che si prononeva di essere di mero finanziamento, sia pure ad alto rischio, si trasforma in tal caso in un esercizio diretto di imprese, con l'aggravante che tale esercizio- ha per oggetto. imprese cui è già mancato il successo e per di più non adatte, a motivo della limitatezza della dimensione, ad essere gesti,te, come già osservato in precedenza, da direttori nominati da lontani enti di carattere finanziario. La società finanziaria è però strumento di impiego troppo recente perché un giudizio definitivo possa essere dato; tra l'altro può avvenire che il suo ruolo divenga importante solo in una fase avanzata, oggi non ancora raggiunta, del processo di industrializzazione del Mezzo.giorno. Per porre riparo alla deficienza di capitale di rischio occorrente a medie e piccole imprese è però anche disponibile uno strumento· diverso dalla società finanziaria. Esso è costituito dalla predisposizione, da parte di enti pubblici, di immobili industriali da affittarsi ad imprese. L'affitto industriale (il cosiddetto leasing) copre la deficienza di capitale di rischio delle medie e delle piccole imprese in modo forse più razionale che non la società finanziaria. L'affitto industriale, infatti, no·n istituisce un rapporto di società tra l'imprenditore e una finanziaria che, per quanto si denomini società, è pur sempre un ente operante nella sfera pubblica e, quindi, non è sempre sensibile al tipo di impegno che vivifica la piccola e la media impresa. Come osservato più sopra, la società finanziaria pubblica si teme infastidisca il buon imprenditore, mentre si trova inevitabilmente alla mercè del cattivo imprenditore; nel rapporto di affitto industriale il rischio è invece contenuto, per la duplice possibilità, in caso- di andamento aziendale non favorevole: a) ·per l'imp·renditore, di prendere in tutta libertà e in ogni eve., nienza le decisioni più convenienti essendo• tra l'altro impegnato solo in investimenti in macchinario e scorte, cioè in beni mobili utilizzabili in altra sede; b) per l'ente pubblico immobiliare, di mantenere il valore economico dello stabile nella misura in cui esso è prontamente utilizzabile per altre produzioni industriali. Ma prop·rio in quest'ultima circostanza risiede la difficoltà dell'affitto industriale e forse la ragione della sua mancata utilizzazione: 91. Bibiiotecaginobianco
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