Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

Pasquale Saraceno facilitazioni disposte a favore dell'industria nascente nella zona sottosviluppata. Ora, se la risposta dell'iniziativa priv_ata a tali misure si rivela sufficiente per dar luogo allo sviluppo voluto, l'impresa pubblica non ha nessun motivo di intervenire; se la risposta è insufficiente, il fenomeno può ricevere due diverse spiegazioni. Può l'entità della protezione essere insufficiente nel senso che il suo valore economico resta al di sotto degli oneri comportati da una ubicazione in area sottosviluppata; in tal caso la politica di intervento non ha altra alternativa all'infuori di quella di aumentare, in misura appropriata, il valore economico della protezione già concessa, oppure, o insieme, creare quelle infrastrutture la cui mancanza contribuisce a mantenere gli investimenti industriali al disotto del volume voluto. Può invece avvenire che il valore economico della protezione sia giudicato sufficiente e quindi che sussista la convenienza ad investire nell'area sottosviluppata; il fatto che in tale situazione l'iniziativa privata non prenda il volume di iniziative voluto trova allora giustificazione nell'insufficienza di capitale -disposto a correri i rischi di determinati investimenti. È in questa seconda situazione che trova impiego anzitutto l'impresa pubblica; tale impiego ha luogo nel campo degli impianti di grandi dimensioni, cioè di impianti che po,ssono essere gestiti da managers scelti da una autorità superiore. L'impianto di aziende di media e piccola dimensio-ne, può, invece, essere soltanto il risultato di iniziative personali di imprenditori direttamente impegnati nell'impresa e non di decisioni prese da lontane direzioni di grandi gruppi- industriali da attuarsi a mezzo di managers. Tali gruppi, pubblici o privati che siano, non hanno la possibilità di estendere la loro azione all'impianto di aziende medie e piccole che dovrebbero poi operare in concorrenza con unità simili condotte nel No,rd direttamente da imprenditori. Insomma, lo Stato·, grazie agli Enti di gestione, si è costituito una capacità imprenditoriale che è preclusa alle imprese nazio,nalizzate; si tratta però di un fattore della p·roduzione utilizzabile solo per la gestione di grandi impianti; per impianti medi e piccoli tale fattore della produzione è posseduto solo da imprenditori e ad essi deve quindi rivolgersi l'azione pubblica, volta a fornire il capitale di rischio occorrente perché sorgano- gli impianti in questior1e. A-tal fine si può fare ricorso a società finanziarie o·peranti nella sfera pubblica con il compito di assumere partecipazio-ni di minoranza in aziende private, piccole e medie. È. questo un tipo di .intervento che, finora, ha pro,dotto in Italia effetti limitati; ciò viene spiegato con il fatto che i migliori imprenditori forse non desiderano avere come socio un 90 Bibiiotecaginobianco

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