Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

.. \ .. I ' La ricerca: un discorso da rinnovare sulla riforma ·dell'Istituto superiore di Sanità, sul potenziamento delle stazioni sperimentali del Ministero dell'Industria costituiscono altret ... tante testimonianze di un concreto interessamento degli ambienti politico-legislativi al troppo a lungo trascurato settore della ricerca, a11che se in qualche caso non c'è che da compiacersi che i progetti di legge si siano arenati prima che l'iter legislativo giungesse a compimento e ,dotasse il paese di nuove strutture inca·paci di operare. Generalmente si osserva che quanto più perfetti app·aiono i nuovi progetti, sotto l'aspetto del loro inquadramento in un disegno razionale, quanto più apertamente rivelano il loro ansito di « coordinamento», di « armonizzazione », di « potenziamento», tanto più appaiono destinati ad aumentare la confusione e ad appesantire il faticoso cammino della nostra ricerca scientifica verso gli obbiettivi postulati da una società moderna. Il recente dibattito sul gap tecnologico, cui va indubbiamente il merito di aver impostato per la prima volta un confronto di sistemi e di mentalità tra la civiltà giuridico-umanistica europea e quella tecnologica di oltre Atlantico, ha notevolmente contribuito a schiarire le idee: esso sta infatti convincendo molti della necessità di abbandonare, almeno nel campo della ricerca, gli schemi tradizionali di organ.izzazione, i modelli ormai sclerotizzati della nostra pubblica amministrazione, per giungere ad una nuova formulazione dei problemi della ricerca scientifica e tecnologica. Un sostanziale passo nuovo, sempre nell'ordine di schiarire le idee, ci è parso il Rapporto compilato da un gruppo di esperti dell'OCSE che ha visitato di recente il nostro paese ed ha condotto una indagine nei centri decisionali ed operativi della nostra ricerca scientifica e tecnologica. Il Rap·porto si inquadrava in un vasto esame che l'OCSE, col sistema delle commissio,ni di tre esperti non appartenenti al paese considerato, ha condotto presso tutti gli aderenti all'Organizzazione: si voleva, in altri termini, che dalla critica costruttiva e dal confronto delle es,perienze scaturissero più facilmente, dopo un'ampia e franca ,discussione tra tutti, le linee direttive delle indispensabili riforme di struttura. Leggendo il Rapporto non si comprende perché il mon·do ufficiale italiano gli abbia fatto il viso dell'armi e ne abbia finora p•raticamente impedita la diffusione. Si trattà invero di un documento molto equilibrato, che ci auguriamo posso essere presto tradotto e ·distribuito in gran nu·mero di copie, perché esso rappresenta un ottimo punto .di · partenza per una riforma globale, anche se talune affermazioni di dettaglio possono trovarci dissenzienti 1 • 1 Tale, ad esempio, l'affermazione che Croce abbia esercitato una influenza negativa sullo sviluppo della mentalità moderna, in quanto la sua reazione contro il 7 Bibliotecaginobianco

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