Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

.. I La politica di sviluppo regionale nella esperienza italiana importo compreso tra il 4% e il 7% del valore della produzione ottenibile dall'impianto cui si riferiscono le facilitazioni. Tali percentuali esprimono il valore economico della protezione di cui fruisco·no le aziende industriali del Mezzogiorno e indicano, in sostanza, la misura di una ideale tariffa doganale disposta a favore di tali regioni. È però da notare che il tipo di protezione di cui può fruire un'area sottosviluppata esistente all'interno di un Paese industrializzato si risolve in una spesa pubblica o in una minore entrata pubblica; è quindi un tipo di protezione che non può avere né la larghezza né la manovrabilità di una protezione doganale; questa, anzi, dà luogo addirittura a un incremento di entrate fiscali, anche se tale non è lo scopo che una tariffa protettiva si propo,ne. A fronte dell'onere determinato per la finanza pubblica dal tipo di protezione sopra descritto, instaurabile in un'area sottosviluppata, stanno però taluni benefici che la finanza pubblica può trarre dal successo della politica di. industrializzazione. Le migrazioni dal Mezzogiorno• verso a1 ltre regioni creano infatti, nei relativamente pochi centri ove l'immigrazione si dirige, un fabbisogno addizionale di infrastrutture e di abitazioni senza diminuire in misura apprezzabile la necessità di infrastrutture e di abitazioni delle regioni da cui l'emigrazione frazionatamente proviene. Correnti migratori~ e quindi fabbisogni addizionali di infrastrutture e di case di abitazione si hanno ovviamente anche a motivo dei fenomeni di industrializzazione che si svolgono nell'ambito del Mezzogiorno; lo svilup-po industriale non può infatti ripartirsi in modo aderente alla distribuzione territoriale della forza di lavoro da occupare; a parità di investimenti produttivi nel complesso del Paese le correnti migratorie interne saranno però molto minori a seconda che gli investimenti produttivi si effettuino nel Mezzogiorno o in altre aree. Contribuisce a determinare questo scarto il fatto che la politica di sviluppo, del Mezzogiorno si va svolgendo attraverso un numero non piccolo di poli di sviluppo; l'occupazione creata da tale politica provoca quindi movimenti migratori non rilevanti e per di più, entro un raggio 1 mediamente più piccolo. Invero, si era affermato - e questa opinione è ancora oggi diffusa - che il processo di industriàlizzazione avrebbe dovuto concentrarsi in un numero limitato di luoghi; la pressione politica impedì però che questo criterio venisse rigorosamente applicato; e fu certamente un fatto positivo. Il criterio della concentrazione si fonda infatti più sull'esperienza storica del secolo scorso che su una rigorosa analisi delle condizioni in cui si effettuano oggi i processi di industrializzazione; tali processi sono caratterizzati da una larga diffusione sul territorio dei nuovi investi81 Bibliotecaginobianco

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