.. I Argon1enti giudizio di totale integrazione nel sistema, non passibile di semplicistiche generalizzazioni: « considero l'opposizione studentesca uno degli elementi decisivi del mo,ndo attuale; non una forza immediatamente rivoluzionaria, come mi è stato ripetutamente contestato, ma un fattore tra quelli che potrebbero un giorno più facilmente trasformarsi in una forza rivoluzionaria... Della classe operaia euro·pea non si può più dire, fo·rse (o non si può anco1 ra dire), ciò che andiamo dicendo della classe operaia americana, cioè della sua fondame11tale integrazione nel sistema e della estraneità al bisogno di un radicale rovescia1nento» 13 • L'i.llcgittima interpretazione della problematica marcusiana ha trovato un punto di forza nei gruppi che hanno condotto l'azione nell'ateneo, romano; anche - come è stato opportunamente rilevato - per la particolare situazio,ne della capitale, caratterizzata dall'assenza storica della classe operaia. Ma l'approfondimento critico che si è successivamente registrato ha disso1to, almeno in parte, la confusione precedente; e proprio dall'Università di Roma è partita la contestazione alla « linea torinese » della « avanguardia rivoluzionaria ». Oreste Scalzane ha posto difatti in rilievo i pericoli insiti in una problematica che identifichi il movimento universitario con la sua avanguardia, criticando altresì il disegno di creare un movimento politico alternativo alle organizzazioni della classe operaia: « il movimento studentesco porta tuttora al suo interno equivoci e ambiguità in ragio·ne dei diversi livelli di politicizzazione della base. La composizione politicamente eterogenea del movimento no11 giµstifica un giudizio che gli attribuisce il n1olo di gestore della linea antirevisionista, della contestazione rivoluzionaria al sistema » 14 • Non spetta quindi al movimento studentesco, ha osservato Scalzane, elaborare una linea rivoluzio,naria a livello generale, perché questo rimane il compito della classe o•peraia. Il discorso di Scalzo·ne qui rientra nella visio·ne cla·ssista tradizio,nale, negli schemi consueti: controparte valida non può essere considerato il corpo accademico, sicché non è dato più parlare di autogestione dell'università, ma di gestione della lotta come fatto, co,ntestativo, che porti alla diffusione di una sempre più forte coscienza anticapitalistica. A questo punto è inevitabile lo scontro col potere politico, poiché « la lotta nell'università, per fare dell'università un punto di disfunzione del sistema, è un momento marginale e particolare della lotta di classe » 15 • Scalzane cerca pure - cop.- cordando in questo col giudizio di Rieser - di superare il dissidio in13 HERBERT MARCUSE, La fine d~ll'utopia, Laterza 1968, p. 51-54. , 14 ORESTE ScALZONE, Nel costo dei libri il prezzo del napalni, « Quindici » 9/III. 15 ORESTE SCALZONE, Sull'occupazione della facoltà di Lettere dell'Università di Roma, « Quindici » 8/VI. 69 Biblioecaginobiahco
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