... Francesco Barbagallo cessario trasformare non solo la struttura del piano di studi, m.a la scelta degli argomenti specifici di studio al suo in~erno e i metodi di studio ... La struttura di potere va rotta su ·due piani: a) va rotto il monopolio detenuto dal professore di cattedra sulla materia che istituzionalmente gli compete; b) la capacità di decidere degli studenti va organizzata in forme autono·me dalla struttt1ra istituzionale dell'università ... In questa prospettiva è ovviamente decisivo l'allargamento della base attuale del movimento studentesco » 2 • La facoltà di Lettere di Roma - occupata anch'essa per un lunghissimo periodo di tempo - riconosce a sua volta « l'impossibilità di una trasformazione radicale delle strutture universitarie che prescinda da una trasformazione altrettanto radicale dell'odierna scuola italiana nel suo co•mplesso », ma rimane - ancora nel febbraio - ferma nell'affermazio,ne del « potere studentesco: la possibilità da parte di tutti gli studenti di gestire autonomamente la propria lotta, evitando· così qualsiasi tipo di strumentalizzazione da parte di partiti o associazioni studentesche » 3 • Il disordine ideolo,gico - corrispondente alla fase calda delle agitazioni - sembra oggi, in un momento di riflusso e di parziale stasi della lotta, in via .di superamento; nel senso che la stessa linea della «contestazione globale » viene sottoposta a uno sforzo di riflessione critica. Come è noto, tale co·ntestazione non riguarda il solo sistema scolastico - e tanto meno• riguarda la sola università - ma si rivolge co,ntro la società intera: la lotta degli universitari - diventata lotta di tutti gli studenti - abbandona, in questa prospettiva, la. dimensio·ne corporativa per diventare lotta sociale. « La lotta contro la scuola è già - a questo livello - lotta contro tutto il sistema, proprio nella misura in cui quella parte no.n è attaccata per essere riformata, funzionalizzata, ma al contrario è messa in discussione in quanto tale. Lotta senza possibilità di vittoria fino a che rimane tale, e cioè lotta di una parte contro il tutto,. L'allargamento della_ lotta ad altre forze sociali eversive, la radicalizzazione dei termini della lotta stessa sono due momenti necessari alla logica politica di massa che si è messa in movimento·» 4 • Viene così a delinearsi abbastanza chiaramente - do,po un approfondimento che cerca di risolvere, almeno in parte, le numerose contraddizioni precedenti - l'ipotesi rivoluzionaria, che - derivando da un'analisi più seria rispetto alle proposte eccessivamente superficiali dei gruppi « Sinistra Universitaria » di Napoli e « Potere Operaio » di Pisa - 64 2 D.ocumenti della rivolta universitaria, Laterza 1968, pp. 263 e seg. 3 Jbid., p. 390. 4 MAURO ROSTAGNO, Anatomia della rivolta, « Problemi del Socialismo», cit., p. 280. Bibliotecaginobianco
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