Note della Redazione chilo,metri, recando bandiere nere e il ritratto di Hitler con la scritta: « Ragazzo, torna presto ». Si è detto pure, e con mo.Zt,a insistenza, che s_ulla N·PD si sarebbe riversato il voto di quanti, per amore dell'ordine, vorrebbero vedere applicato il pugno di ferro contro le violenze studentesche. È possibile, anzi è probabile. Ma, anche in questo caso, non si può non riflettere che la scelta di questi elettori non è una scelta puramente « negativa » ( contro le violenze studentesche) ma anche «affermativa» (per un ordine di tipo hitleriano). Proprio questo dovrebbe far meditare la sinistra libertaria delle università tedesche. L'argomento, che talvolta sentiamo riecheggiare anche da noi, per cui sarebbe meglio scendere in campo aperto contro le forze reazionarie piuttosto che vegetare in un clin1a di opaca conservazione, è un argoniento che, specie in Germania, non regge. Non è meglio; è molto peggio. Ricordiamoci che, in Gerniania, la sinistra studentesca è una minoranza isolata. E non è isolata soltanto rispetto alla stragrande n1aggioranza della classe operaia e contadina; è isolat.a anche rispetto alla restante gioventù. Un recente sondaggio di opinione ha rivelato che la percentuale dei filonazisti, se tra gli studenti è insignificante, tra i loro coet,anei che sono fuori dell'università sale a livelli sorprendentemente elevati. Sono dati che vengono a smentire la tesi sulla « classe dei giovani » co1ne « nuova classe rivoluzionaria », e confermano piuttosto le preoccupazioni espresse da taluni esponenti socialdemocratici tedeschi sul rischio (di cui sull'« Astrolabio» del 28 aprile LucÌJano Vasconi ammette, sia pure con riserve, la possibilità e la serietà) « che una parte delle niasse giovanili finisca per essere catapultata sulla estrenia destra». Si obietterà: 1na il fine che il movimento studentesco si propone non è quello, irrealizzabile, di fare la rivoluzione, bensì quello di « traun1atizzare » la coscienza democratica nazionale. Ora, anche questo fine è irrealizzabile, almeno come prospettiva di breve tern1ine. In una prospettiva di breve termine, si può ottenere soltanto di rendere sempre più diffusa l'ìnvocazione al « ritorno del ragazzo». Che è, ci sembra, una traumatizzazione alla rovescia. Alla classe politica tedesca tocca da oggi in poi dimostrare di avere capito che il nemico da battere è il nazismo. Quanto agli studenti, è augurabile che i risultati elettorali li inducano a riflettere, e a rendersi conto di questo: che il problema principale e prioritario è di concorrere a creare una salda coscienza democratica, che, almeno in certi strati della popolazione tedesca, manca tuttora. Si tratta di un compito meno· esaltante, in apparenza, degli assalti alle sedi di Springer. Esso costituirebbe però un grande servigio, reso non solamente .alla Germania e all'Europa, ma al loro stesso ideale di una società più pacifica, più giusta e più libera. 52 -- Bibiiotecaginobianco
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