I Note della Redazione che sufficiente a fornire quei chiarirrienti dei quali dicevamo più sopra. L'on. Lauro infatti ha cominciato col dire che a Napoli hanno avuto luogo, e da Napoli sono partite, tutte le più nobili imprese della storia italiana. E ha voluto elencarne qualcuna: la Repubblica napoletana del 1799 (riferimento ardito, per un monarchico di inclinazioni borboniche), e poi, in ordine di successione, immediata quanto stupefacente, « la marcia su Roma e le Quattro Giornate di Napoli». Per un telespettatore non diciamo culturalmente provveduto, ma semplicemente non imbecille, il comizio dell'on. Lauro, a questo punto, si poteva già considerare ampiamente, e definitivamente, concluso. " Ragazzo, torna presto ,, Scriveva pochi mesi or sono l'« Economist », occupandosi della situazione politica tedesca, che la NPD, ossia il movimento neonazista, avrebbe facilmente superato l'ostacolo del 5% dei voti, che gli avev1 a impedito l'accesso al Bundestag nel 1965. Le recenti elezioni del Baden-Wurttemberg dimostrano che le mire, e soprattutto le prospettive, del movimento di Van Thadden sono ancora più vaste e pericolose. Nel 1965, i vo.fi neonazisti non superavano il 2%; oggi essi sfiorano il 10%. Nel giro di tre anni, gli eredi di Hitler siedo,no in ben sette Die_te regionali. I co1mmentatori politici hanno cercato di analizzare le cause del f enomeno, e di individuare gli elettori che, con il loro voto, lo hanno 1 consentito. Si è parlato dei contadini, messi in difficoltà dalla politica agricola comunitaria. E questa spiegazio,ne può essere in parte vera, anche se proprio negli ultimi teimpi la crisi dell'agricoltura tedesca sembra essersi attenuata. Si è detto ancora che l'esistenza del'la « grande coalizione», impedendo ai cittadini scontenti di vo,tare per i socialdemocratici, li avrebbe indo1tti a riversare i propri voti sulla NPD. Ma il voto per la NPD non è, e non può essere, un voto di protesta generica. Il voto per la NPD è un voto ben preciso, un voto cotisapevole. È noto, per esempio, che proprio nel Baden-Wurttenberg il maggiore rappresentante del movimento è quello stesso Guttmann che nel novembre del 1938 organizzò, nel Baden meridionale, l'atroce pogrom detto « dei cristalli »: un pogrom che vide in tutta la Germania il saccheggio di migliai~ di abitazioni e di negozi appartenenti a cittadini ebrei, l'incendio di centinaia di sinagoghe, un nu1nero altissimo di assassini e di stupri, e finalmente l'arresto di ventimila ebrei. Il voto a favore di un simile personaggio può essere mai considerato un voto di protesta ge·nerica, un voto, co1ne si dice, « poujadista »? No, gli agricoltori che votano per Guttmann sono quelli stessi che, nella Renania-Palatinato, si sono incolonnati in un corteo lungo cinque Bibliotecaginobianco
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