Massimo Galluppi loro gusti. I gruppi econo,mici che sostengo·no il partito repubblicano sono molto più liberali della maggior parte degli uo~ini che controllano l'apparato del partito. Né essi temono Rockefeller perché questi molto più di Nixo1 n sarebbe disposto a risolvere pacificame11te la crisi vietnamita. Tutti sanno che il mondo economico è decisamente contrario alla prosecuzione di questa guerra. Il potere esecutivo delle grandi corporazioni non gradisce un Presidente come Rockefeller perché Rockefeller è troppo « indipendente ». Egli ha costruito la sua carriera politica senza l'appoggio finanziario di alcuno dei grandi « padroni » del partito repubblicano, poiché il suo denaro gli consentiva di fare da solo. Co·me Presidente non sarebbe tro.ppo « malleabile » e questo fa paura alle élites del mondo economico la cui filosofia, tradizionalmente, comprende il principio· secondo il quale « in politica bisogna sapersi accontentare di gente mediocre ». Tuttavia una personalità « mediocre » potrebbe risultare controproducente in ·un periodo di crisi come quello attuale. Gli esponenti del mondo economico che coltivano il mito dell'efficienza e dell'« uomo giusto al posto giusto » lo comprendono perfettamente. Il loro atteggiamento potrebbe quindi cambiare se essi dovessero rendersi conto che il paese ha bisogno di una leadership che all'interno del partito rep·ubblicano nessuno - eccetto Rockefeller - può assicurare. I democratici. I candidati democratici alla presidenza sono quattro. Tre sono candidati ufficiali: Humphrey, Kennedy e Mc Carthy. Il quarto è un candidato-ombra, ed è Johnson. La sua dichiarazione del 31 marzo - « no,n. cercherò e non accetterò la candidatura del mio partito per un rinnovo del mandato come Presidente » - è stata ed è sottoposta alle interpretazioni più controverse. La situazione all'interno del partito democratico è piuttosto confusa. Il partito è grosso modo diviso in due grandi correnti: una « jo·hnsoniana » e l'altra « antijohnsoniana ». Ma nessuno dei due schieramenti ha un leader rico•nosciuto. Gli avversari di J ohnson sono divisi tra Kennedy e Mc Carthy. Quella parte del partito che è rimasta fedele al' Presidente in carica si prepara a sostenere Humphrey, ma nessuno può dire con assoluta certezza se la candidatura di Humphrey è destinata al successo o se invece servirà da copertura per un ritorno dell'ultima ora di Johnso·n. Nel partito repubblicano la distribuzione delle parti è del tutto chiara: ad un candidato, conservatore (Nixon) si contrappone un candidato liberale-progressista (Rockefeller). Nel partito democratico la di40 Bibiiotecaginobianco
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