- ; I successori di J ohnson minore successo. Resta peraltro il fatto che in una campagna elettorale caratterizzata dall'impiego su vasta scala dei mezzi televisivi e fortemente personalizzata come quella americana, Nixon non può fare leva sugli stessi meccanismi di seduzione collettiva di cui si servono uomini molto più « attraenti » e « simpatici » di lui, come Kennedy, Rockefeller o lo stesso Mc Carthy. Tutti gli americani ricordano ancora la figura mediocre che egli fece nel corso della campagna elettorale del 1960, quando accetto il confronto alla televisione con John Kennedy. L'handicap maggiore di Nixon è però di natura strettamente politica. Esso consiste nel fatto che, secondo l'opinione di molti, Nixon non ha la statura sufficiente per affrontare e risolvere i gravi problemi che l'America si trova davanti. In un periodo di normale amministrazione, Nixon sarebbe anche un Presidente accettabile (ammesso che esistano perjodi di normale amministrazione per un paese co·me gli Stati Uniti). Nella congiuntura attuale i suoi limiti sono evidenti. Ancl1e i critici più benevoli sono costretti ad ammettere che le iniziative politiche di Nixon sono sempre state prive di qualsiasi originalità. Molti sostengono che se egli riuscisse ad entrare alla Casa Bianca, non potrebbe che continuare la politica di Johnson, perché non ha alcun disegno alternativo da proporre. La verità è che nessuno conosce il program1na di Nixon perché lui stesso non ne ha mai parlato. Al tempo dell'Amministrazione Eisenhower era considerato un uomo di destra, e, in politica estera, una specie di succubo, di Foster Dulles. All'epoca della crisi indocinese del 1954, Nixon fu, insieme al Segretario di Stato e ad alcuni alti uffi- · ciali del Pentagono, fra coloro che consigliarono l'intervento, dell'aviazione USA contro le postazioni Viet Minh che circondavano Dien Bien Phu. Su alcuni dei grossi pro,blemi che travagliano oggi l'America - la tensione razziale, la crisi d-el dollaro - Nixon, praticamente, non si è mai pronunciato. Per quanto riguarda il Vietnam ha affermato di essere capace di porre fine alla guerra e di sapere organizzare la pace. Ma non ha detto come. Di sicuro· si sa soltanto che è sempre stato un partigiano della linea dura. Come molti « falchi » si trova in difficoltà per il fatto che la sua linea politica è stata applicata da Johnson e non ha dato alcun risultato. Come molti «falchi» può accusare Johnson di non essere stato abbastanza energico. Ma è sintomatico dell'incertezza che caratterizza la sua posizione su questo punto il fatto che, dopo il discorso di Johnson del 31 marzo, Nixon abbia proposto a Mc Carthy una specie di moratoria delle critiche al Presidente, sotto il pretesto che si 1 tratta di una misura necessaria per il buon andamento dei negoziati di pace (Mc Carthy ha rifiutato). 37 Biblioecaginobianco
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