Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

.. Massimo Galluppi lento che per le sue caratteristiche rispecchia abbastanza fedelmente i pregi e i difetti dell'o,rganizzazione che l'ex Vice Presidente ha costituito attorno alla propria persona. Se con questa e~pressione si vuole indicare il gusto del potere in tutte le sue articolazioni, la conoscenza perfetta dei rapporti di forza e dei meccanismi funzionanti all'interno del sistema politico, la capacità -di tradurre tutta l'attività po,litica e i co1 ntatti umani che vi so-no co·nnessi in termini di potere personale, Nixon è un vero e proprio 1 animale politico. In questo senso la sua abilità ha dimensioni che no·n sono, strettamente corporative ma vanno al di là dell'organizzazione di partito propriamente detta. No•n è un mistero per nessuno che Nixon ha ottime relazioni negli ambienti economici e finanziari, e particolarmente in quelli che sostengono i repubblicani, e che questo è un elemento non secondario della sua fortuna politica. Anche se questi elementi fanno di Nixon il favorito numero uno, la sua posizione no-n è inattaccabile. È un fatto che la sua candidatura non ha suscitato nei repubblicani un entusiasmo travolgente e che gli esponenti liberali del partito vi sono nettamente co-ntrari, al punto da affermare - come ha fatto recentemente il sindaco di New Yo,rk, John Lindsay (dichiarazione del 14 marzo) - che essi si sentono più vicini alle posizioni di Kennedy e di Mc Carthy che non a quelle del loro compagno di partito. Ma il pericolo, per Nixon, non viene tanto dall'ala liberale, quanto dal fatto· che la sua candidatura non sembra offrire al partito· repubblicano nel suo· complesso sufficienti garanzie di successo nel confronto elettorale con il partito democratico. Gli elementi che giocano a sfavore di Nixon so,no so,stanzialmente ' tre. Il primo è la sua fama di cavallo perdente e il fatto che gli americani non hanno né simpatia né pietà per chi perde. È difficile dire fino a che punto può valere un fattore psicolo 1 gico di questo genere. È certo p•erò che se di qui alla Convenzione di Miami Nixon non sarà riuscito a convincere che le sue possibilità di successo sono più che buone, la psicosi della sco·nfitta potrà esercitare un peso non i,ndifferente sui suoi grandi elettori. · Il secondo elemento ha a che vedere con lo scarso grado di seduzione che Nixon sembra esercitare nei co,nfronti del grande pubblico. - Durante la campagna elettorale del 1956, i suoi avversari diffusero alcuni manifesti caricaturali raffiguranti un Nixon mal rasato, dalla mascella prominente, l'espressione cupa e lo sguardo ostile. La battuta che circolava era la seguente: « Comprereste un'automobile d'occasione da u11 individuo simile? » 1 • Oggi, forse, lo· stesso tipo di propaganda avrebbe 1 ANDREW KOPKIND, Le Siège de la Maison Blanche, in « Le Nouvel Observateur », 13-19 marzo 1968. 36 Bibiiotecaginobianco

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