Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

·' - · Giuseppe Galasso : i · che gli stessi capitalisti non monopòlisti estorcono· ai propri operai e ·a vincolare alle sue scelte vasti strati di forze intermedie». Invari~te rimaqevano pure le affermazioni sull'aggravarsi del distacço sia. tra agric~ltura e industria che tra le zone sviluppate del Nord e quelle arretrate del Mezzogiorno d'Italia, ipur riconoscendosi, per queste ultime, che « la formazione.~. di strati di ceto medio legati a determinate trasformazioni economiche, modifica, parzialmente, il quadro . sociale di questa parte dell'Italia». Assai più accentuata risultava, invece, nel lQ<> congresso, l'insi- . stenza sulla « continua estensione dell'intervento dello stato nell'economia », anche e sop,rattutto « nelle sue forme più recenti e avapzate (intervento diretto nella produzione e nella distribuzione, nazionalizzazioni, partecipazioni industriali, enti parastatali che agiscono sull'economia, organismi consortili in agri col tura, ecc. ») 8. A questo punto il 10° congresso elaborava nella sua forma più generale l'interpretazione del PCI sul recente svilup,po del capitalismo, e sulla sua fenomenologia in Italia, inserendola nel contesto di tutta la dottrina marxista e leninista. Nella situazione italiana, « nella quale lo sviluppo produttivo si accompagna al permanere e all'aggravarsi di profonde contraddizioni e non porta alla organica so1 luzio,ne dei reali problemi del paese», veniva ravvis·~ta la « caratteristica di un regime nel quale le forze del grande capitale monopolistico 1 hanno preso il sopravvento e in maggiore o, mino,re misura assoggettano al loro• do·minio, alle leggi che sono loro, proprie di produzione e di accumulazione, tutta la vita economica ». A sua volta, ·allo· sviluppo del capitalismo di stato veniva attribt1ita « la impronta decisiva » data, « insieme co·n la espansione monopolistica, ... al regime· economico vigente, facendo di esso un caratteristico .capitalismo mono,polistico di stato». Veniva quindi dichiarato che « l'espansione e il dominio del grande capitale mono·poiistico è conseguenza e manifestazione delle Ie~gi di sviluppo del capitalisn10• e dell'imperialismo nella fase attuale, quali so-no state poste in evidenza dall'analisi marxista e leninista (tendenza alla co,ncentrazio-ne e alla integrazione internazio·nale, accentuazione dello sfruttamento, diretto del proletariato e dello sfruttamento i_n,dir~tto di tutt~ la società, più acuta co,ntraddizione tra il carattere sociale della produzione e il carattere privato della appropriazione) ». · Veniva però negato che l'espansio,ne monopolistica « porti a un superamento delle co·ntraddizioni interne del capitalismo, alla eliminazione del carattere ciclico della sua evoluzione economica, a una esclusione delle crisi industriali, dei fenomeni di sperpero, parassitismo, distruzio,ne di ricchezza »; e che essa possa dar luogo « alla creazione di· un regime di tipo nuovo (capitalismo po•polare, neocapitalismo), di sviluppo uniB X· Congresso, cit., pp. 674 segg. 26 Bibiiotecaginobianco

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