Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

... Giuseppe Galasso traducentesi « in un reinserimento nel processo produttivo», ma in un nuovo contributo alla disoccupazione o alla sottoccupazione oppure in un non mascherato passaggio alla dipendenz~ dai grandi gruppi monopolistici; aggravamento del contrasto tra città e campagna e tra Nord e Sud, e così via. 6 Questa analisi di insieme veniva ripresa nel 9° congresso del PCI (1960), sempre riassumendo quelli che nel frattempo erano stati gli studi e le impostazioni del partito. L'attenzione la vediamo ora portata sul fatto che « i grandi monopoli italiani hanno rafforzato, in questi anni, i loro collegamenti con i monopoli stranieri, allo scopo di fronteggiare con un 'coordinamento' sul piano internazionale sia le questioni poste dal cessare della eccezionale congiuntura economica post-bellica, sia, soprattutto, i problemi suscitati dalla spinta obiettiva delle forze produttive verso nuove, più ampie dimensioni di mercato ». Il MEC veniva giudicato « fondamentalmente come strumento di riorganizzazione dell'economia della 'piccola Europa' secondo gli interessi dei gruppi capitalistici più forti »; e addirittura si affermava che · « si è accentuato, sia pure in posizione subalterna rispetto al grande capitale americano e tedesco, il carattere imperialistico del grande capitale italiano». All'interno del paese assumevano rilievo, oltre al rafforzarsi del predominio dei grél;ndi monopoli, il permanere della disoccupazione e sottoccupazione; la disoccupazione femminile; il contrasto fra il settore monopolistico e quello non monopolistico dell'economia italiana; la percentuale del 75-80% attribuita agli investimenti privati aventi origine nell'autofinanziamento ( « e cioè .... orientati e manovrati, nella stragrande maggioranza, dai grandi gruppi capitalistici»); « il processo di liquidazione dell'indipendenza delle piccole e medie aziende»; il ristagnare del livello delle retribuzioni italiane e del loto ritmo di incremento « al di sotto di quelli registrati in altri paesi del MEC »; le sperequazioni salariali tra settore e settore, zona e zona, uomini e donne, giovani e anziani; la « artificiale dilatazione » di alcuni consumi, a danno di altri consumi essenziali, e ciò per la pressione dei monopoli; l'aggravarsi dello squilibrio· fra Nord e Sud; la grave crisi economica e sociale delle campagne provocata dal fatto che « alla vecchia politica di protezionismo granario - divenuta ormai insostenibile - i gru,pp,i capitalistici dominanti, con brusca inversione di tendenza hanno sostituito una linea, che apertamente mira a concentrare gli investimenti pubblici su zone e gruppi relativamente ristretti di grandi aziende capitalistiche e che prevede la de-. gradazione della maggior parte dei. .. territori montani e collinari verso una economia agricola fondata sul pascolo e sul bosco»; infine, una « abnorme dilata~one dei settori ausiliari e dei servizi» 7. Come si vede, il 9° congresso no•n sembra una tappa particolarmente importante nell'elaborazione dell'analisi economica della realtà 6 VIII Congresso, cit., pp·. 931 segg. 7 IX Congresso, cit., voi. II, pp. 246 segg. 24 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==