.. I La politica di svilitppo regionale nella esperienza italiana piego a partire dall'immediato dopoguerra, quando ancora veniva dato largo credito all'istituto dell'impresa nazionalizzata, specializzata per settori e avente come scopo primario l'esproprio di aziende già esistenti e la loro gestione in situazione di monopolio e non invece la creazione di aziende nuove da condurre su mercati concorrenziali; ed è proprio questo che invece si richiede in una situazione di sottosviluppo. Quanto alla natura delle misure a·dottate, molte e non lievi sono state, e ovviamente sono tuttora, le deficienze; ai fini del nostro esame interessa però sottolineare che le misure prese appaiono, fin dall'inizio, ancorate a due caposaldi: il primo di essi è la loro compatibilità con l'esistenza e il progresso di un efficiente meccanismo di mercato. Oggi, contemplando le vicende del periodo successivo alla fine della guerra, si può dire che l'economia di mercato stia vivendo una seconda giovinezza; dopo le grandi incertezze ,degli anni oscuri intercorsi tra le due guerre, è oggi unanime il riconoscimento che il meccanismo di mercato, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non è in alcun modo sostituibile. La prontezza e la efficacia delle sue reazioni ai mutamenti che continuamente hanno luogo nei sistemi produttivi ·del nostro tempo sono straordinarie; ciò non era però chiaro nei primi anni successivi alla fine della guerra; ed è certo merito della politica meri,dionalista non avere avuto incertezze su tale .punto. La scelta dell'ente di gestione polisettoriale nei confronti dell'ente specializzato e nazionalizzato ne è del resto in.dice eloquente. . Ma la politica di svilup·po italiana ha anche prontamente acquisito che il meccanismo di mercato, pur tanto efficiente, riesce sempre meno a darsi un senso, nel suo rapido avanzare. E,d ecco il secondo caposaldo dell'azione meridionalista: esso è costituito da 11n'azione pubblica intesa a dare al meccanismo di mercato quell'indirizzo e quegli impulsi addizionali che esso non riesce a possedere. È dallo sforzo di conciliare tali due esigenze - ren,dere massimamen te operanti gli stimoli di mercato; dar luogo ad una azione pubblica capace di orientare e di vitalizzare il sistema nel senso voluto - che sono nate, in sostanza, le misure adottate nei riguardi del Mezzogiorno nel corso di quasi due decenni; queste misure appaiono oggi disposte, si potrebbe dire, a catena, in relazione a necessità che venivano via via percepite in una situazione che andava rapidamente evolvendosi a motivo sia dei mutamenti che intervenivano nel mondo esterno·, sia dei risultati conseguiti -dalla stessa azione di sviluppo che era stata intrapresa. E non sono certo stati di poco momento gli elementi di novità via via inseriti nel quadro primitivo; basti ricordare, tra tutti, la formazione del Mercato Comune Europeo, che ha messo il sistema industriale na111 Bibiiotecag inobianco
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