Nord e Sud - anno XV - n. 101 - maggio 1968

Pasquale Saraceno sione territoriale del sistema industriale italiano, sostanzialmente ac~ centrato nel triangolo industriale, avrebbero in primo luogo beneficiato le regio·ni dell'Italia centrale ed orientale, che erano pt1re oppresse da rilevanti fenomeni di .disoccupazione e di sottoccupazione e che, risp·etto al Mezzogiorno, fruivano del doppio vantaggio di essere contigue all'area industrializzata e di possedere una molto più ricca dotazione di infra-strutture. La s1tuazione è oggi molto mutata; il sistema induSrtriale italiano lambisce, se così si può dire, il Mezzogiorno, le risorse di man·o d'opera dell'Italia Centrale ed orientale non sono più rileva·nti ·e, in generale, il rapporto tra la p·arte industrializzata •del Paese, che è quella dotata di •cap·acità espansiva, e la parte non in1dustrializzata, si è molto accresciuto rispetto alla fase iniziale d·ell'intervento. E ciò dà all'azione di svi1 lup·po una p·otenza mo1 lto maggiore di quella p·osseduta nel tempo in cui al triangolo i,ndustriale si contrapponeva, nel resto del Paese, una econo,mia che chiedeva tutta, sia p,ure in misura varia, un miglior utilizzo della propria fo1 rza di lavoro. In conolusione, p,uò ben essere, ed è anzi probabile, che il valore economico 1della protezione attuale ,debba essere aumentato; ma un giudizio fondato non p·uò essere d·ato al riguardo se non verrà p,rima accertato che le misure o,ggi vigenti si presentano differenziate su tutto il ter-ritorio nazion·aile secondo una scala i cui valori siano pro1 p,orzionali all'entità del divario da eliminare e alle difficoltà che tale elimin·azione presenta. Riguardo poi a tali difficoltà, è possibile che nel campo delle infrastrutture una deficienza tipica delle aree sottosviluppate - cioè l'insufficienza di qualificazione tecnica del fattore umano - si riveli molto più grave che in passato e ciò di nuovo a causa dell'intensità del progresso tecnolo,gico. È osservazione ormai comune che il tipo di sviluppo industriale che si svolge in questo no,stro tempo si caratterizza per il fatto che la scienza appare direttamente o indirettamente inserita in un gran numero di manifestazioni produttive; né è oggi possibile identificare settori particolari di importanza strategica per il progresso economico, come in altri tempi furono la produzione del carbone e dell'acciaio o la costruzione delle ferrovie, o la chimica o altro. Se a qualcosa si _vuol pro.prio riconoscere tale ruolo si potrebbe pensare al calcolatore elettronico; ma il generalizzarsi dell'impiego del calcolatore e la gravità dei problemi di utilizzo che esso abbastanza _inaspettatamente oggi solleva, ci pongono di nuovo di fronte a problemi di progresso tecnolo-gico esteso alla generalità dei settori e non al problema di agire 98 Bibliotecaginobianco

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