Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

Massimo Galluppi americana nel Vietnam meridionale: co11tenere l'espansìone comunista al di sopra del 17° parallelo. Da quasi vent'anni, dal giorno in cui le armate rosse di Mao Tse-tung entrarono a Pechino, la politica americana in Asia è stata ispirata ad un solo principio: co-ntenere il comunismo; isolarlo all'interno dei propri confini; distruggere la sua speranza di conquistare altri uomini e un so-lo metro di terra in più. Questa linea politica è stata applicata àa allora con una rigidità assoluta e al prezzo di una strategia molto costosa. Gli Stati Uniti sono stati costretti ad appo·ggiare regimi impopolari come quello di Sigmann Ree in Corea; a pagare il prezzo- materiale e morale di regimi privi di ogni prestigio come quello di Ciang-Kai-Scek a Formosa; a bruciare milioni di dollari e migliaia di vite americane nella guerra senza uscita che li tiene inchiodati nel Vietnam. In Europa, l'ostinazione con la quale gli americani difendono la loro strategia sembra incomprensibile o addirittura assurda. Perché non rico-noscere la .realtà del comunismo asiatico? Eppure la risposta è abbastanza semplice: gli americani sono convinti che in Asia la coesistenza pacifica sia impossibile. La loro ostilità nei confronti del comuni 1smo- cinese e vietnamita è. press'a poco la stessa che essi nutrivano alla fine degli anni '40 e nella prima metà degli anni 'SO nei confronti del comunismo sovietico. La strategia ap·plicata è praticamente la stessa teo·rizzata da Kennan e applicata da Truman all'insieme del mondo comunista all'indomani della seconda guerra mondiale. Per gli americani, la lotta contro il co-mun,ismo asiatico non ha soltanto il significato- di un confronto ideologico. È uno- scontro di importanza vitale, nel quale sono in giuoco gli interessi supremi della nazione. Da quando sono usciti dal loro atteggiamento isolazio·nistico, gli Stati Uniti hanno sempre attribuito un'importanza del tutto particolare alla loro- presenza nel Pacifico. E lungo la « frontiera del Pacifico » hanno sempre avuto coscienza di avere a che fare co-n le masse sterminate del continente asiatico. In questo senso la loro politica di oggi si inserisce in una tradizione precisa. All'inizio degli anni '20 il governo di Washington inaugurò la politica di avvicinamento all'Australia e alla Nuova Zelanda per la costituzione di un « fronte anglosassone della razza bianca contro i gialli ». Scriveva André .Sigfried ·nel 1927: « La visita della flotta americana a Sidney e a M.elbourne nel 1925 è stata la conferma di questa unione: tutti nel Pacifico hanno interpretato questo avvenimento come un avvertimento solenne, il cui significato è 16 Jean-Pierre Van Geirt: Mourir à Khe-Sanh, « Le Monde», 20 marzo 1968. I 94 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==