' . I Gli americani di fronte al Vietnam Un agente della CIA, Edward Lansdale, riuscì a convincere il suo capo, Allen Dulles, che nel Vietnam gli americani dovevano puntare su Diem. Attraverso Allen Dulles la « lobby » riuscì ad arrivare al Dipartimento di Stato e all'entourage del Presidente, conquistandosi in particolare le simp·atie e l'appoggio di Richard Nixon. Poiché Eisenhower era piuttosto scettico sulle possibilità di riuscita del nazionalismo non comunista, gli amici americani di Diem furono costretti ad agi·re co-n estrema prontezza. I risultati furo·no immediati. All'inizio del 1955 la scelta del governo USA era praticamente già fatta. Riunitosi per prendere alcune importanti decisioni sulla politica americana nel Sud Est Asiatico, il National Security Council decise di accordare al governo diretto da Diem un appoggio senza condizioni. Fondi destinati al finanziamento- dd. un programma di assistenza tecnica di grandi proporzioni vennero immediatamente stanziati. L'elaborazione e la direzione di questo programma vennero affidate alla Michigan State University. Un gruppo di 54 ricercatori americani e di 200 assistenti vietnamiti co·minciò a lavorare sotto la direzione di Wesley Fishel. Per più di quattro anni - più o meno fino al 1960 - il MSU Group fu uno dei più importanti centri di direzione della politica americana nel Vietnam. Esso controllava tutti i settori dell'amministrazio,ne pubblica vietnamita, co-mpresi i servizi di sicurezza e la polizia segreta. Sotto la sua copertura operavano· la CIA, il M.A.A.G. (Military Assistence Advisory Group) e l'U .. S.O.M. (United States Operation Mission) 9 • ·Ma il vero capolavoro della « lobby » vietnamita è stato il co,ndizionamento operato ai danni dell'opinione pubblica americana. Attraverso una serie di canali privati essa è riuscita ad imporre agli americani un'immagine della situazione vietnamita del tutto irreale. Le conseguenze di questa operazione si sentono ancora oggi. Nel gennaio del 1955 Spellman·in persona prese una serie di contatti con il gruppo redazionale del « New York Herald Tribune », con i redattori capo di « Time » e di « Life » e con alcuni redattori del « New York Times ». Il 27 gennaio ed il 28 febbraio 1955 Jo-heph Buttinger, membro del comitato esecutivo· deII'American Friends of Vietnam e vice-presidente deil'International Rescue Committee, prese le difese del regime diemista nel « The Reporter» e nel « The New Republic -». Quasi nello stesso periodo (gennaio 1955) « Look » pubblicò un servizio foto:- grafico che fece molta impressione p·erché descriveva in modo drammatico l'esodo dei pro.fughi nord-vietnamiti verso il sud. L'articolo era stato redatto da Leo Cherne, anche_ lui membro. del co·mitato esecutivo del9 Bernard Fall: Les deux Vietnam, Paris, Payot, 1967, pp. 368 e segg. 91 Bibliotecaginobianco
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