Antonino de Arcangelis se si offrono ad un gruppo di ratti due razioni alimentari contenenti il 18% di proteine, delle quali una a base di sola zeina, inefficace per una corretta alimentazione proteica, i ratti, :mangiando.ne da entrambe a volontà, mostrano una crescita normale, dimostrando, così che essi sono stati capaci di ottenere ciò che loro• è necessario di sostanza utilizzabile ». Se dunque da queste esperienze si può dedurre che la « saggezza del corpo » è presente nel ratto come nell'uo,mo, do·vremmo co·ncludere che il ratto, a differenza dell'italiano medio,, cono.sce il modo di co·nservarla. *** Riconosciuta -dunque, sotto l'aspetto 1 eco•nomico e dietologico, la riduzione o l'assenza del senso di « saggezza del corpo• » nell'italiano medio, ci sembra opportuno chiederci se sia possibile un co·mportamento diverso· all'atto· del verificarsi di un incremento 1 del reddito. Dobbiamo subito rilevare che l'italiano medio, anzi la stragrande maggio•ranza degli italiani, non potranno- indirizzare le scelte alimentari secondo criteri più razionali fin quando non .riceveranno le istruzioni fondamentali per farlo. E qui riemerge la responsabilità degli organi governativi, che fino ad oggi han·no trascurato di tener conto del progresso scientifico nel settore nutritivo 1 , senza affrontare il pro·blema dell'educazione dietologica delle masse, ed aggravando dunque in questo .. senso la nostra posizio·ne di paese civile. Presa dunque finalmente coscienza, dal punto di vista eco·no·mico e sanitario, della gravità del problema nutritivo italiano, oramai sufficientemente documentata dai testi, non resta altro da fare che decidersi ad inserire corsi di info,rmazione dietologica a tutti i livelli, ed anche, se si vogliono ridurre i tempi di latenza, ad istituire mezzi pubblicitari ·efficac.i di pressione psicologica, capaci di agire in sincronia con l'inizio della _campagna educativa. No·n abbiamo dubbi che istituzioni del genere riuscirebb·ero a tutelare i fondamentali interessi dell'italiano medio, in particolar modo nei settori a· basso reddito, e che se ne avrebbe dimostrazio!ne sollecita sul piano• statistico dei· consumi, come più tardi sul piano- della ricerca clinica di massa. · In Italia pratièamente il codice nutritivo no.n si è mai inserito nel fenomeno delle scelte alimentari da parte delle masse, anche culturalmente più ·evolute; ciò consente alla pubblicità interessata una libe·rtà di azio,ne pressoché totale, doven,do essa rispettare soltanto ·regola;men80 Bibliotecaginobianco
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