Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

I . ' I Gior1zalea più voci La decisione di concentrare gli sforzi nei settori più djnamici della proçluzione e ab,bandonare in certo senso il settore agricolo, trova però un -_ostacolo rilevante nella struttura dei consumi polacchi. In Polonia, infatti, i consumi alimentari presentano un coefficiente di elasticità rispetto al reddito piuttosto elevato: 0,7; ciò significa che se non si provvede in qualche modo ad abbassare questo coefficiente, con i futuri incrementi di reddito la pressione della domanda sul settore agricolo sarà molto forte e renderà necessario quell'intervento massiccio in agricoltura che viceversa non si ritiene opportuno per lo sviluppo del paese e, dunque, si vuole evitare. Si può calcolare facilmente, infatti, che con un coefficiente di elasticità rispetto al reddito pari a 0,7 e un incremento annuo del reddito nazionale del 6%, la domanda di prodotti alimentari verrebbe ad aumentare a un ritmo del 4,2% l'anno, co-ntro il saggio di crescita del 3% previsto per la produzione agricola. Sarebbe necessario ridurre il coefficiente di elasticità da 0,7 a circa 0,5 per avere l'equilibrio tra domanda ed offerta di prodotti alimentari al saggio di incremento annuo del 3%. Di fronte al peso rilevante che hanno i consumi alimentari nel bilancio del consumatore, i pianificatori polacchi si sono posti una domanda analoga a quella che ci si poneva nella ricerca citata all'inizio di questo articolo, quando si era co•nstatato lo scarso sviluppo dei beni di consumo 'i11termedi' in Italia; e cioè, quali possono essere le cause di una struttura dei consumi del tipo rilevato? La risposta data in Polonia a tale quesito è analoga a quella che appare nello studio citato, solo che i termini risultano invertiti. In Polonia, infatti, si attribuisce alla distribuzione dei redditi « perfettamente egualitaria » e alla « mancanza» di beni concorrenti il forte peso dei consumi alimentari. La mancanza di beni concorrenti deve attrib·uirsi a due motivi. Il primo r riguarda la politica delle abitazioni seguita nel paese, che ha mirato ad assicurare la casa a basso costo a tutti i cittadini, per cui questo tipo di spesa non ha assunto grande importanza nel' bilancio dei consumatori. Il secondo riguarda la politica svolta nei confronti dei beni durevoli che ha mirato ad impedire, attraverso opportuni interventi sul sistema dei prezzi, la possibilità da parte dei consumatori di rivolgersi a questo- tipo di beni. Il motivo che ha indotto a seguire tale politica deriva direttamente dalla struttura egualitaria dei redditi. In condizioni egualitarie dei redditi e in una situazione dei prezzi favorevole, infatti, tutti i consumatori si sarebbero rivolti contemporaneamente al mercato dei beni durevoli., determinando dei forti investimenti nel settore. Data la particolare natura dei beni in oggetto, il cui acquisto viene effettuato dal consumatore una tantum, la do-manda, appena soddisfatta, si sarebbe esaurita o comunque avrebbe subìto una forte riduzione, rendendo ben presto inoperante buona parte degli impianti. Se qu~ste sono le cause dell'alto coefficiente di elasticità presentato dai consumi _alimentari in Polonia e se è essenziale abbassare questo coefficiente ai fini dello sviluppo economico, tre soluzioni appaiono possibili: '1) cambiare la politica delle abitazioni; 2) cambiare i prezzi relativi dei 69 Bibljo~ecaginobianco

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