.. Sergio Antonucci verrà una bellissima zona t_uristica, ci si· può arrivare in un momento da Roma, da Firenze. Peccato che qui da noi ci sia sempre di mezzo il Bracco ... ». Un'altra volta, un discorso sulle « belle case» ~he si ·costruiscono a tappeto sulle colline: « stanno costruendo dap1 pertutto, devono ancora- completare il lato destro di quella tale strada -- (forse ancora aperto sul panorama, penso io) - e poi sarà bellissima ... ». Bellissima, in questo discorso vuol dire una strada con due file di p·alazzi, tutti eguali o quasi fra loro, e tutti eguali a quelli di cento altri rioni, in questa città, ed in mille· altre città. Una strada polverosa affastellata di traffico assordante, con un filo di verde o uno spiraglio di vista, sulla quale si affacceranno botteghe mediocri, piene di alimentari in scatola, elettrodomestici, p-accottiglia di plastica. I portoni, i palazzi avranno qualche pretesa p-iccoloborghese, il pannello di ceramica nell'atrio, la passatoia, qualche ottone lucente, sui tetti svetteranno le antenne di centinaia di televisori. Dal Nord trasferiamoci al Sud. Sono in corriera lungo la costiera amalfitana; poco prima di arrivare al bivio di Erchie, un delizioso paesino di pescatori ancora miracolosamente intatto o quasi, guardando verso il mare si vedono lungo la ~osta subito dopo il paese, due immense ferite; mancano due p-ezzi enormi di montagna - non saprei valutare la massa di metri cubi. - tali da aver lasciato alla base, sul mare, due spianate grandi ciascuna come uno stadio. Ora sono vuote, con -qualche traccia di macchinari, rotaie decauville arrugginite, _ecc. Chiedo notizie all'autista della corriera. Mi dice che era una cava di pietre, ora il lavoro· di scavo -è finito da- un pezzo e tutto è stato ab-bandonato così~ L'autista pensa che io mi rammarichi alla vista di due spiazzi così belli non ancora utilizzati, e mi rassicura additandomi la p-arte di monte al di sopra della strada, alle spalle di Erchie. Mi dice che là costruiranno un grande alb-ergo, « proprio di lusso·», con una grande strada ( per arrivarci. Fra albergo, strada e tornanti, lavori di scavo e muraglioni di sostegno, è chiaro che resterà b·en poco del tratto di montagna sopra il paesino, il quale sarà stritolato fra questa cosa enorme che gli crescerà sulla testa ·e ciò che non mancherà di riempire i due vuoti sulla costa accanto. L'autista indicandomi l'area destinata all'albergo mi· aveva detto: « proprio là, dove c'è tutto quel verde». Difficile la lotta. degli urbanisti, degli uomini di cultura, dei politici e -dei tecnici (pochi) che cercano di avviare su binari diversi, più intelligenti ed umani, le. strutture, la vita, lo svilup-po -delle nostre città o che cercano di realizzare una pianificazione territoriale. Perché essi hanno ·per nemici non solo gli speculatori dell'edilizia, i retori fascisti del monumentale e degli sventramenti fastosi, i fanatici interessati della modernità a tutti i costi ed a qualunque prezzo, gli architetti barbµ:n pronti a costruire qualunque cosa e dovunque, ma anche la folla della gente comune, la loro totale ignoranza .dei problemi della città e del territorio, del vivere civile, la diseducazione ·nella quale il disinteresse (o anche l'interesse) dgli addetti ai lavori li hanno lasciati, la loro indifferenza totale per la natura, per il verde, il loro en_tusiasmo ingenuo e primitivo .p·er lo sviluppo edilizio, comunqµe esso· avvenga, per -66 Bibliotecaginobiànco
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