.. I I Giornale a più voci Far West a Perugia Verso la fine dello scorso anno, la commissione p·arlamentare d'indagine · ·sullo stato del nostro patrimonio storico, artistico ed archeologico ha presentato il suo rap·porto conclusivo: 2700 pagine e due anni di lavoro su un'Italia preziosa che è andata o sta andando in rovina. A Ro.ma, nel mese di ottobre,. la mostra « Italia da salvare», la raccolta di fotografie sulle distruzioni e manomissioni perpetrate sul patrimonio naturale, paesistico ed artistico, ha replicato il successo e rinnovato l'emozione suscitata nella sua prima edizione a Milano: di fronte alla scoperta di questo museo degli orrori si è ripetuta _l'indignazione che già una volta aveva scosso il paese, presidente della Repubblica in testa. Queste « scoperte » che vengono fatte oggi di una cancrena che da anni va rodendo il corpo del nostro p·aese, spingono a chiedersi dove erano fino ad ieri coloro che deplorano e inorridiscono, dov'erano le Autorità e le Alte Cariche dello Stato, dov'erano gli autori degli articoli indignati che oggi leggiamo su taluni giornali. Dov'erano, cosa facevano i sovraintendenti, i consiglieri di stato, i grandi burocrati dell'arte e del paesaggio, tutti coloro che hanno sempre trovato il modo di allargare le braccia di fronte ai fatti compiuti, e di dare torto, sulla base di una arcaica concezione del diritto di _proprietà, ai p·ochi che si opponevano allo scempio, di irriderli come laudatores temporis acti, come nemici del progresso? C'era proprio bisogno della mostra e dell'indagine parlamentare? Non avevamo, non abbiamo occhi per vedere, ognuno di noi, il « vallo ligure», la spiaggia-cemento della riviera adriatica e della Versilia, l'imbrattamento delle città, i grattacieli sotto il Cervino, il disprezzo nel quale per anni è stato tenuto il nostro patrimonio culturale... perché c'erano altre cose alle quali pen~are? E del resto, a che vale versare lacrime di coccodrillo sulle mostre di Milano e di Roma, e sull'indagine, a che varrà l'indignazione che le varie Alte Cariche non mancheranno di esprimere leggendo il rapporto, se contemporaneamente si resta indifferenti di fronte alle distruzioni e agli scempi che continuano a perpetrarsi, di fronte alle premesse di nùove manomissioni, che vengono poste oggi, all'indomani stesso della mostra? Ri.feren-dosi alle azioni da intraprendere per il futuro, l'on. Franceschini, ·presidente della commissione parlamentare, ha osservato: · « temiamo la pigrizia mentale, lo scettico pessimismo, il conservatorismo geloso e miope ... ». Ma cosa p~tevamo aspettarci e possjamo pretendere dai nostri burocrati, dai quadri superiori del nostro personale amministrativo? Si tratta di gente che nella maggior parte ha superato i SO, i 60 anni, per ·10 più provenient·e dal sonnolento ambiente della provincia meridionale nella quale, salve apprezzabili eccezioni, la regola è ancora quella rilevata da Salvemini al principio del ·secolo: e tanto più doveva esserlo trenta o quaranta anni or sono, quando questa gente studiava e si laureava, in ·pieno çlima fascista e di depressione culturale ed economica. La loro· strutturazione mentale e di carattere è rimasta condizionata alla mediocrità di fondo del loro ambiente di provenienza ,, 63 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==