Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

I Giornale a più · voci anzi esaltante. La pressione dei negri, invece, avrà effetti non facilmente valutabili., Possono nuocere al candidato democratico, specie se questi sarà Kennedy, spingendo molti bianchi a votare per il razzista Wallace, favorendo così involontariamente il candidato repubblicano, chiunque esso sia. I negri, a loro volta, non voteranno né per Jol1nson né per Nixon, mentre voterebbero in massa per Kennedy o per McCarthy e, in misura minore, per R'ockefeller. Il quadro è complesso e insistendovi non risulterebbe più chiaro. Possiamo solo augurarci che l'America ritrovi se stessa, che questo brutto periodo di rozzo ap-prendistato alla guida del mondo occidentale sia presto concluso e che i governi e popoli dell'Europa p-ossano tra non molto guardare a Washington con un'amicizia convinta e non soltanto per necessità. ENRICO MUSATTI Aeroporti e città Le più recenti previsioni sull'evoluzione del traffico aereo ipotizzano uno sviluppo triplo nel 1957 e quadruplo nel 1980 rispetto allo sviluppo del 1965. Ciò vuol dire che, se nel 1965 si sono avuti 177 milioni di passeggeri, essi saliranno a 580 milioni nel '75 e a 770 nel 1980. Ancora più significative sono le cifre per il traffico « cargo» che, si prevede, sarà nel '75 sei volte maggiore dell'attuale e nel 1980 ben 12 volte superiore. Le flotte aeree delle compagnie civili, poi, che nel '66 avevano in servizio 5.900 aerei, arriveranno ad averne 7.600 nel '75 ed 8.500 nel 1980; in particol~re, i jets che nel '66 erano 1.700, nel '75 saranno 5.600 e nell'80, 7.000. Tutto ciò significa che nel '75 gli aeroporti si troveranno ad affrontare t1n traffico maggiore dalle tre alle cin-que volte, e nel 1980 dalle quattro· alle otto volte, rispetto a quello attuale. Una grossa incognita, dunque, grava sullo sviluppo dei trasporti aerei: la politica dell'infrastruttura. Il progresso del mezzo aereo, come abbiamo visto, è estremamente rapido; al contrario, lo sviluppo dell'infrastruttura cammina lentamente, subordinato com'è, molto spesso, alla capacità decisionale degli organi pubblici. Vi è dunque un evidente .contrasto fra l'evoluzione del mezzo· aereo e quella dell'infrastruttura aeroportuale: il problema di fondo di una nuova politica dei trasporti aerei sta, appunto, nel superamento di questo contrasto e, più in particolare, nell'adeguamento degli aeroporti all'aumento del traffico, dal. momento che non si può e non si deve agire in senso limitativo sullo svi- ' luppo del traffico. Il problema si presenta dovunque, perché ci si rende conto, ormai, che le operazioni qi ampliamento degli aeroporti, per aumentarne la ricettività, non devono seguire, bensì precedere lo sviluppo dei traffici. È questa un'operazione non facile: per prevenire le esigenze, occorre fare delle previsioni; ,, 59 ibno~ecagi~obianco - --

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