Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

Antonio Rao rilievo nel quadro dell'economia campana, occorrerà perseguire, oltre ad un miglioramento dei rapporto tra risorse ~ mano d'opera e un adeguato flusso d'investimenti, anche un'efficiente· politica di salvaguardia. A questo scopo il piano, sulla base di apposite analisi zonali, ha individuato i territori di maggior interesse agricolo, attuale o potenziale, da preservare da destinazio-ni produttive in contrasto con la loro vòcazione. Si tratta di un complesso di 266.100 ha., pari al 19,6% della superficie ag.raria regionale, nei quali si accentra il 59% del totale della pro,duzione lorda vendibile agraria e forestale della regione, il 37,8% dell'occupazione agricola e, quel che più co-nta, la stragrande maggioranza delle pro-duzioni agricole pregiate. Una concreta politica di salvaguardia di queste zone richiederebbe, da una parte, un'attenta politica di assetto del territorio- e, dall'altra, la tempestiva elaborazione di piani di zone che, definendo le possibili specializzazioni produttive da perseguire nel lo·ro ambito, rappresentino- una guida per gl'interventi pubblici e privati, per la creazione delle attrezzature necessarie e per la determinazione delle più opportune tipologie aziendali 3 • È preferibile, per l'immediato futuro, puntare su questi pochi piani piuttosto che disperdersi su tutto il vasto- fronte dell'agricoltura regionale, per controllare il quale il tempo disponibile non basta più e i mezzi non sono ancora sufficienti. · Naturalmente, i pochi precedenti cenni non pretendono neppure lontanamente di esaurire l'argomento. Un'adeguata indicazione delle priorità da rispettare nell'attuazione dello schema di sviluppo potrà scaturire solo da un'ampia discussione delle molteplici esigenze della regio-ne. Sarà il Comitato capace di condurre questa discussione? E sarà soprattutto capace di mettere a fuoco interventi la cui responsabilità possa essere, almeno in parte, assunta dalle forze politiche e sociali della stessa regione? Sarà cioè in grado di dimostrare che la concessione dell'autonomia regionale nel 1969 non sarà quel che fu l'estensione del suffragio universale nel 1911., «-un pranzo alle otto del mattino», come riconobbe con amarezza lo stesso Salvemini che pure a lungo vi aveva visto la chiave della « -questione meridionale »? ANTONIO RAO - 3 Cfr. « Bollettino » ci t. p. 15. Bibliotecaginobianc_o

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