Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

.. ·- I I Campania ·da programmare l'organo dell'intervento straordinario non pot~ebbe infatti, per le sue stesse caratteristiche istituzionali, inquadrare i programmi di sviluppo industriale in un più generale contesto di pianificazione territoriale, éome sarebbe necessario. · È questo un compito che deve essere per forza di cose assolto a scala regionale; e, nell'attesa della Regione e di un completo riordin_amento dei" Consorzi industriali, la sede provvisoriamente più adatta per trovare un equilibrio fra le diverse esigenze è appunto il C.R.P.E., d~l quale è legittimo attendersi, anche sulla base del piano territoriale di coordinamento, più precise indicazioni in materia. E veniamo alla scuola. In questo settore lo- « schema », come si è accennato, ha limitato al massimo i suoi obiettivi. Dei 438.400 postialunno che sarebbero risultati necessari nel 1964-65 per normalizzare çompletamente la situazione, cioè per portare a 25 il numero di alunni per aula, eliminando le aule adattate, se ne dovrebbe realizzare nel quadriennio 67-70 appena un terzo, con una spesa presumibile di _circa cento miliardi. Ed anche a voler considerare idonee le aule -adattate, gl'in~erventi preventivati nqn coprirebbero co,munque che i due terzi del fabbiso-gno: un fabbisogno, si badi, calcolato sulla base di una situazione che sarà vecchia di sei anni alla scadenza dello schema. Questa impostazio,ne non serµbra tener conto della funzione strategica che la scuola ha da svolgere nello sviluppo economico della Campania; una regione che se è ai primi posti, nel Mezzogiorno, per reddito· e possibilità di ulterio·re crescita, è anche al primo posto per numero di analfabeti e per numero di perso-ne p~ive di titolo di studio. Che si tratti di una strozzatura-chiave, da eliminare con la massima urgenza, appare evidente çlal- fatto ch'essa ostacola la mobilità e la promozione professionale della forza ,avaro, che, come si sa, è uno dei principali pre_supposti di uno s:viluppo industriale diversificato, dinamico e a buon livello tecnologico. È dunque il caso di fare magari a meno di qualche strada, pur di avere qualche scuola in più; ed è inoltre opportuno considerar~ la possibilit~, di recente suggerita. dall'APE di Napoli, di giungere alla creazione di un organismo regionale per il _coordinamento dei _vari enti interessati all'istruzio-ne scolastica ed extrascolastica e per la prestazione di un servizio di orientamento professio-nale e scolastico a lavora- - tori e studenti . .Per qu~nto riguarda, infin~, l'a_gricoltura, è da augurarsi che il Comitato sviluppi ulteriormente uno spunto contenuto nello stesso schema. Perché l'agricoltura possa continuare ad occupare un posto· di .. 53 B-■ bliotecaginobianco

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