.... Campania da programmare di Antonio Rao 1. È difficile immaginare un'accoglienza più fredda di quella ricevuta dal progetto -di schema ,di sviluppo regionale della Campania tra i suoi più diretti destinatari, cioè tra i membri del Comitato campano per la programmazio·ne. L.a seduta del 20 marzo-, che avrebbe dovuto segnare l'inizio della discussione sul documento, si è conclusa con un rinvio, essendo stata disertata dalla stragran·de maggioranza dei rappresentanti degli enti locali e delle altre categorie componenti l'assemblea. Sarebbe se1nplicistico imputare al solo clima pre-elettorale un così magro- esordio,. In realtà, il disinteresse delle forze politiche locali nei confronti della programmazio-ne, regionale e non, ha rap·presentato· una costante di tutta l'attività del Comitato campano, tanto da far dubitare che lo schema di sviluppo avrebbe mai visto- la luce. A volersene rendere. conto, basta pènsare a tutte le ricerche che sarebbero state necessarie e che ben pochi nel Co·mitato· si son curati di sollecitare; alla incapacità di creare un Istituto, regionale di studi, come ha fatto la maggior parte delle altre regioni italiane, tra cui, di recente, la Puglia, la Lucania e la Calabria, non certo più ricche -della Campania; alla stessa circo,stanza, infine, che l'ela·borazio·ne del progetto di piano non abbia·« comportato alcun onere per alcun ente pubblico o privato», come viene ricordato con una sfumatura di co,mpiacimento nella presentazione allo schema. Date le premesse, era inevitabile che quest'ultimo presentasse numerose lacune conoscitive, molte delle quali elencate dai suoi stessi autori. Aspetti essenziali della realtà regio,nale, come l'assetto del territorio, la struttura dell'occupazione, la localizzazione e specializzazione delle industrie, la riorganizzazio,ne del sistema portuale, le risorse idriche, la qualificazione della forza lavoro e la finanza locale, aspettano ancora di essere studiati in modo approfondito e sono, quindi, rimasti in gran parte fuori da questa prima bozza di piano. · ~e tale vuoto di co·noscenze è testimo-nianza indiretta dell'inerzia del Comitato, il carattere neutro, burocratico, apolitico dello schema ne è l'espressione più immediata. Quando gli uomini _investiti della rappresentanza politica di una collettività vengo-no meno, al loro compito, che è quello d'interpretare, esprimere e so·d,disfare, secondo un 42 Bibliotecaginobianco
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