.. ' . Sicilia da risa.tiare La mancata attuazione del risanamento sarà solo uno dei temi della campagna elettorale e, per quanto coinvolga le possibilità di lavoro di uno dei po1 chi settori produttivi vitali in Sicilia (l'edilizia), sta passando in secondo piano per l'aggravarsi della crisi industria 1 le. Su questa stessa rivista (Il ritardo siciliano, « No-rd e Sud », novembre 1967) avevamo parlato del momento particolarmente pesante che stava attraversando l'apparato industriale della provincia di Palermo, in cui erano entrate in crisi anche le due industrie siciliane a maggio,re occupazione ope~ raia: il Cantiere Navale, con 3500 dipendenti, e la Raytheo-n Elsi, con 1250. « Il caso della Raytheon Elsi - scrivevamo - è anche più curioso. Filiazio·ne dell'americana Raytheon, è una delle pochissime industrie meridionali d'elettronica ad alto livello di specializzazio·ne. Produce per le forze armate della NATO e, per buona parte dei suoi prodotti, trova sbocco nel mercato europeo piuttosto che in quello nazionale. Le prime difficoltà le ha avvertite a causa del ritardo del programma della televisione a colori e in seguito, col ritiro dal pacchetto azionario delle quote del gruppo italiano (' La Centrale') associato con quello USA. Ad aggravare le cose si è aggiunto 11egli ultimi tempi una specie di ultimatum del capitale americano, in polemica con l'IRI che si rivolge alle industrie estere per acquistare prodotti (ut_ilizzabili nell'industria cantieristica, aeronautica e telefonica) che vengono fabbricati a Palermo. La Raytheon ha fatto sapere che, se l'IRI non cambierà atteggiamento, ridimensio,nerà ulteriormente la fabbrica palermitana, concentrando la produzione nelle sue altre affiliate che agiscono in vari paesi d'Europa. Si potrà, inso·mma, assistere all'assurdo dell'IRI che si rifiuta di comprare a Palermo quello che compra in fabbriche europee finanziate dagli stessi gruppi economici ». Il terremoto aveva fatto di1nenticare questo ultimatum, ma negli ultimi giorni i nodi sono venuti puntualmente al pettin·e. Anzi, la situazione è precipitata in maniera imprevedibile. Il consiglio di amministrazione della Raytheon ha, infatti, addirittura deciso di chiudere totalmente la fabbrica, licenziando tutto il personale. La decisio·ne deve essere ratificata dall'assemblea dei soci che si riunirà a fine marzo a Chicago. È probabile che prevalga la tesi moderata e si arrivi· ad un ridimensionamento, salvando il lavoro di circa trecento operai. Ma questo è un aspetto marginale del problema. Più importante è quello che sta dietro la facciata, cioè la mancanza di capacità contrattuale della classe politica palermitana che non riesce a influenzare in 1 alcun mo-do i programmi dell'IRI, decisamente riluttante ad investire in Sicilia. ,, 39 s-■ bliotecaginobianco ---- - -
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