Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

I Le tappe ideologiche del PCI quelli internazionali che si pongono ad un partito comunista, che agisce in un paese relativamente sviluppato dell'Europa Occidentale. Ciò che non ,si è prodotto come autentico distacco dalla prassi del partito e · dello Stato-guida si è almeno prodotto· co1 me esigenza sempre più consapevole e irrinunciabile della ricerca di un proprio· fondamento politicostorico co·mplessivo, di una autonoma giustificazione politica e storica. E questo apparirà ancor più evidente, se si noterà che la formula della « via italiana al socialisn10 » non comporta soltanto la definizione di una visione strategica generale, di una semplice cornice che dia parvenza di concretezza ad uno sforzo di razionalizzazione delle proprie scelte di fondo, ma comporta pure, anzi in gran parte scaturisce da una analisi delle tendenze del capitalismo e del mondo· contemporaneo in generale e della vita politica internazionale, da un lato, e da una parallela analisi delle tendenze del capitalismo, della società e delle forze politiche italiane, dall'altro lato. Resta solo da dire che - come per gli altri punti che abbiamo esaminato - .anche per la « via italiana al socialismo » costante è stata la preoccupazione del PCI di riaffermare il carattere dottrinariamente ortodosso della sua impostazione. Valga per tutti il richiamo· di Togliatti a Lenin nella relazio-ne all'8° congresso. {< In queste affermazioni non è contenuta nessuna revisione dei nostri princìpi. La dittatura del proletariato, cioè la direzione politica da parte della classe operaia della costruzione della società socialista, è u1;1anecessità storica. Ma già Lenin, dopo aver affermato· che è inevitabile che tutte le nazioni vengano al so·cialismo·, aveva aggiunto che ' non tutte vi verranno allo stesso modo. Ciascuna di esse avrà le sue particolarità nelle forme della democrazia, come nella varietà delle forme della dittatura del proletariato, o nella maggiore o minore rapidità con cui riorganizzerà socialisticamente i diversi aspetti della vita sociale ' ». Sulla scia di questo richiamo a Lenin Togliatti poté quindi rivendicare, nella stessa circostanza, anche il carattere rivoluzio·nario della via legale e democ~atica al socialismo scelta dal PCI. « St~bilire una prospettiva· democratica non vuol dire negare la necessità di una tenace lotta »; ma « la lotta è jndispensabile nelle forme· imposte dalla situazione », altrimenti « si corre il rischio di fare soltanto delle frasi, si• corre il rischio di no·n uscire dalla agitazione generica di p-arole d'ordine più o meno giuste ». Dal fallimento storico del riformismo e del massimalismo socialista in Italia din~nzi alla spinta reazionaria del fascismo, 1 egli concluse -che « l'esperienza dimostrò che anche per seguire la via della legalità democratica è necessaria una direzione rivoluzionaria»; , 33 Bibliotecaginobian~o

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