Giuseppe Galasso le Tesi del 9° congresso affermano che « spetta oggi alla classe operaia una funzione di avanguardia e guida di tutte le forze della democrazia. Strati nuovi di ceto medio urbano e rurale, gruppi di intellettuali progressivi possono e debbono trovare nel proletariato un concreto appoggio nella lotta per le loro rivendicazioni vi tali e per il progresso. Si creano le condizioni di nuovi contatti, alleanze, convergenze su precise rivendicazioni economiche e politiche. La stessa lotta della classe operaia per le sue rivendicazioni immediate non può acquistare tutta la sua efficacia, né esse~e coronata da veri successi se non si sviluppa e collega a un'azione generale per strappare le necessarie riforme economiche, per difendere, restaurare e sviluppare la democrazia, per dare alle stesse tradizionali istituzioni democratiche e parlamentari un nuovo contenuto, come organi che operino anch'essi per una effettiva trasformazione delle strutture sociali. L'avanzata verso il socialismo diventa in questo modo un processo concreto, che non ha nulla a che fare con l'attesa passiva e si inserisce in tutto il progresso della odierna civiltà verso mete più elevate di pace, di benessere, di libertà .... L'attuazione di questo rivolgimento democratico è compito attuale, urgente, per la classe operaia, per le masse lavoratrici, per i partiti che le dirigono .. È realizzando questo compito che si fa avanzare la società italiana verso un ordinamento sociale nuovo. Esso è la forma concreta di attuazione di una via italiana al socialismo» 5 2 • Infine, le Tesi del 100 congresso ribadiscono che « la costruzione di una via italiana al socialismo... si configura come un p•rocesso di lotte di massa attorno a obiet .. tivi che introducano modificazioni nelle strutture economiche e negli ordinamenti politici, spostino continuamente a favore della classe operaia e dei suoi alleati l'equilibrio delle forze e facciano avanzare la formazione di un blocco sociale e -politico cap-c;1cedi realizzare, nella legalità costituzionale, la trasformazione socialista dell'Italia» 53. Anche la strategia della « via italiana al socialismo » può essere considerata, in linea di massima, una posizione del PCI ormai acquisita e indiscussa, e tale da co-nfigurare la in-dividuale e originale fisionomia che il partit<? mira a darsi non solo sul 'piano della storia e della vita politica italiana, bensì anche sul piano di una consapevole e attiva ricerca della propria ragion d'essere co-me partito comunista nel quadro del mo-vimento comunista co-ntemporaneo. La formulazio-ne esplicita e articolata della << via italiana » ha segnato, si può dire, il massimo punto d'app~odo dell'evoluzione del partito come forza politica organizzata e ideologicamente consapevole e auto-noma. Naturalmente, essa non ha di per sé altera_to o interrot_to il senso di c~rti· legami internazionali, né ha provocato pause nell'appoggio, p,raticamente sempre eguale, alla politica dell'URSS come potenza mondiale o del PCUS (nonostante l'affare cinese) quale partito primogenito del comunismo mondiale; ma certamente ha sostituito ad un allineamento fideistico e di principio un atteggiamento riflesso e mediato alla luce di una co·nsiderazione che si sforza di essere il più organica possibile dei problemi nazionali e di 32 52 IX Congresso, cit., voi.. II, pp. 241-242 e p. 260. 53 X Congresso, cit., p. 701. Bibliotecaginobianco I
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