Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

Giuseppe Galasso grande guerra mondiale, . la marcia verso la democrazia e verso il socialismo assume forme particolari » 34. Il valore certamente fondamentale di quèsto passo togliattiano è però sminuito in maniera decisiva dalla pratica di ineccepibile obbedienza sovietica seguita dal PCI. La relazione al 7° co,ngresso (1951) del PCI segna, su questo 1 piano, una involuzione che va sottolineata. E ciò, ovviamente, non per il fatto che Stalin, a poco meno di due anni dalla morte, vi fosse dichiarato il « più grande uomo di Stato, che esista oggi nel mondo » e l' « uomo che saggiamente dirige l'Unione Sovietica » 35 ; bensì, innanzitutto e soprattutto, per l'accettazione inco,ndizionata della condanna di Tito e della successiva reazione stalinista nell'Europa centro-orientale .. Si parlava, infatti, del « passaggio- della cricca di Tito al campo degli imperialisti »; dello « smascheramento di questa cricca di rinnegati »; dei « processi dei traditori Raik e Kostov »; delle « en-ergiche misure d-el partito- co,munista cecoslovacco per smascherare e punire i provocato·ri e le su~- spie che erano riusciti a penetrare nelle file del nostro movimento-» 36 • Anche la sempre conclamata fedeltà del PCI alla sua linea politica unitaria assumeva un tono diverso nel riferimento che ora veniva fattoi alle « democrazie p·o.polari ». Togliatti affermava, infatti, che « la realizzazione di una unità di forze popolari per costruire un regime economico nuovo è cosa inevitabile dappertutto dove vengono meno le scissioni sociali provocate dall'esistenza del regime capitalistico, cioè di un regime che si fonda sullo sfruttamento dei lavoratori. Là dove questo regime scompare e lo stato e l'economia son poste al servizio del popolo, ivi tutti gli onesti cittadini possono collaborare e collaborano alla costruzione e direzione di questa economia. Anche la vita politica assume, quindi, aspetti diversi e l'unità delle forze democratiche diventa in essa l'elemento prevalente~ Non ci possono essere partiti di capitalisti là dove il capitalismo non esiste più. Vi possono essere ancora degli speculatori, degli agenti dello straniero, dei traditori dell'interesse comune, ma contro di essi viene condotta la lotta che deve essere condotta » 37. Da questo riferimento e da questi giudizi non solo era legittimo dedurre una incondizionata approvazione della fase più dura dell'ultimo stalinismo, ma veniva proiettata un'ampia ombra di dubbio e di incer-. tezza anche sull'impegno di rispetto della legalità democratica prevista dalla Costituzione repubblicana italiana, dal PCI mai smentita. In forma solenne Togliatti dichiarava poi, nel suo discorso di chiusura del congresso, che « il popolo italiano nella sua parte avanzata, consapevole 22 34 « Critica marxista», 2 (1964), nn. 4-5, pp. 191-192. 35 VII Congresso, cit., pp. 19-20. 36 I vi, pp. 16-17. 37 Ivi, p. 17. Bibliotecaginobianco

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