Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

I Le tappe ideologiche del PCI forse nell'elaborazione del PCI l'accento nazionale è, fin dal primo· momento, sentito in modo particolarmente intenso. Non occorrerà risalire anche qui a Gramsci e al suo senso acutissimo· delle tradizio,ni nazionali. Basterà ricordare che di questo accento spiccatamente nazionale è già tutto p-regno il discorso pronunciato da Togliatti a Napoli 1'11 aprile 1944, il primo, -discorso pubblico importante da lui tenuto dopo• il rientro dall'esilio in Italia. Già allora Togliatti aveva affermato: « Noi siamo il partito della classe operaia e non rinneghiamo, non rinnegheremo mai questa nostra qualità. Ma la classe operaia non è stata mai estranea agli interessi della nazione. Guardate al passato, ricordatevi... del Risorgimento nazionale... Noi rivendichiamo queste tradizioni della classe operaia italiana. Noi rivendichiamo le tradizioni del socialismo italiano, di questo grande movimento di classi operaie e di popolo, che irrompendo sulla scena politica, reclamando il riconoscimento degli interessi e dei diritti dei lavoratori, chiedendo che fosse assicurato al popolo il posto che gli spetta nella direzione del paese,·ha adempiuto una grande funzione nazionale di risanamento, di ravvivamento e rinnovamento di tutta la vita italiana ..... Oggi la classe operaia si fa avanti col suo· passo sicuro, e conscia di tutti i suoi doveri rivendica il proprio diritto, come dirigente di tutto il popolo, di dare la sua impronta a tutta la vita della nazione. La bandiera degli interessi nazionali, che il fascismo ha trascinato nel fango e tradito, noi la raccogliamo e la facciamo nostra » 20. E, assai significativamente, Togliatti si preoccupava poi di dichiarare, nello stesso- discorso·, il carattere ortodossamente marxista di questa impostazio,ne nazionale, secondo la « linea delle vere e grandi tradizio,ni del movimento proletario» 21 , con richiami a Marx, ad Engels, a Lenin, a Dimitrov e a Stalin. Certo, il ventennio di regime fascista sperimentato in Italia e, poi, gli sviluppi della lotta politica in Italia dopo la seconda guerra mo,ndiale hanno contribuito in maniera decisiva a rafforzare nel PCI la convinzione della esistenza di un ampio spazio- di azione politica riformatrice dovuta alle particolarità storico-strutturali del paese. Accettare e rivendicare una parte attiva e dirigente di forza liberale e liberatrice, prima ancora che socialista e rivoluzionaria, voleva dire, fra l'altro, per i comunisti italiani, inserirsi più tempestivamente e precocemente nel processo di s.viluppo ·politico• e sociale del paese, senza condannarsi ad attendere il maturare di condizioni c·he obiettivamente rendessero possibile l'inizio di un·a lotta socialista e rivoluzionaria in senso stretto. Così le motivazioni derivanti dal giudizio- dato sui condizionamenti storici negativi gravanti sullo Stato e sulla società in Italia, si saldavano strettamente con le motivazio•ni derivanti dall'accettazione 20 Cfr. P. TOGLIATTI, La politica di unità nazionale dei comunisti, Napoli 1953, p. 19. 21 I vi, p. 20. 13 Bibliotecaginobianco

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