Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

' . Franco Fiorelli - Massimo Annesi ed alle responsabilità primarie delle Amministrazioni ordinarie, in specie del Ministero dei Lavori Pubblici. l\/ei termini indicati, mi sen1bra sia utile svolgere una approfondita discussione, di cui lo scritto di Annesi costituisce indubbia1nente un significativo avvio. FRANCO FIORELLI Caro Direttore, il perentorio invito di Fiorelli a non « proporre in modo radicale i termini del dibattito » onde no1i assumere atteggiamenti conservatori, mi sorprende per un duplice niotivo. Anzitutto perché io 1ni sono limitato ad una analisi delle tesi esposte da Manin Carabba ed avallate da alcuni settori socialisti; non mi si può quindi muovere l'addebito di aver radicalizzato il dibattito. In secondo luogo perché non ritengo che, nella specifica questione, possa essere considerato « conservatore » chi, sulla base della esperienza passata e recente, sostenga la necessità che i pubblici poteri continuino ad avvalersi dell'apparato istituzionale dell'intervento straordinario per il Mezzogiorno. Né, a mio avviso, debbono necessarian1ente considerarsi come progressisti coloro che ritengono di sopprimere, con un sen1plice tratto di penna, l'attuale ordinamento al solo scopo di ricondurre il tutto nell'ambito del CIPE. Debbo aggiungere che non mi preoccupa di essere accusato di paradossi « sulla » programmazione: credere f er1namente, come io credo, nella necessità, ai fini della soluzione del problen1a meridionale, di una seria e coerente politica di piano, non significa, ovviamente, accontentarsi di un qualsiasi piano, e, meno ancora, accettare supinamente che venga travisato il suo reale contenuto e la sua effettiva forza operativa. Ciò premesso, sui singoli punti della lettera di Fiorelli osservo quanto segue. a) Sono ovviamente d'accordo, in linea generale, sulla necessità di evitare duplicazioni di organi e funzioni. Per i niotivi già detti - ed ai quali mi sembra debbano essere aggiunte le articolate considerazioni svolte da Manlio Rossi Doria nell'articolo pubblicato nell'ultimo numero di questa Rivista - ritengo, peraltro, che nessuna duplicazione di funzioni si verifichi tra CIPE e Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, proprio· perché ciascuno dei due organi ha, per legge, un ruolo proprio, volto a soddisfare esigenze distinte. . .i4ssicuro Fiorelli che non sono certo soddisfatto del tipo di coordinaritento attuato in passato nel Mezzogiorno e di quello che di fatto si è potuto realizzare nel quadro del vigente Piano· di coordinamento; ma le insufficienze e le · resistenze, da altri e da nze stesso più volte denunciate, non possono portare alla pura e semplice conclusione della soppressione del127 ~ Jbl"otecaginobianco

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