Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

.. I Recensioni religiosa o crip 1to-religiosi) e tutti i fenomeni, oggi tanto diffusi, di imitazioni religiose (clubs esoterici, superistizioni anche in ambjenti colti, esigenza p1sicologica di appoggiarsi a una fede) « non derivano necessariamente dal mutamento sociale e sono fo1 rse più sintomo del bisogno del1 la religione che non della sua sparizione» (p. 76). Inoltre, se l'urbanesimo, le migrazioni e la rivoluzione industriale hanno p1 rodotto traumi nel campo religio.so, la tendenza in atto., in Italia co,me nel resto· del m.ondo, non è tanto verso l'irreligio 1 sità nel senso p,ieno, del termine (anche se non si possono certo negare la desacralizzazione, la laicizz·azione, ,la secolarizzazione e l'ateismo), quanto ver,so nuove forme di reli,giosità, nuovi modi di pensare e di agire. Do:po il Vaticano II. (con il q,uale a un'èra tipicamente rurale e tradizionale, cui bastavano i rigi,di schemi tri·dentini, è subentrata un·a nuova èra p1 iù aperta e più dinamica), si avranno, e già si possono intravedere nel loro germinare e nei loro svilupp,i, forme nuove 1 di religiosità preannunziate da sintomi numerosi e incoraggianti: «approfondimento culturale, semplicità e chiarezza di schemi, adesione alle realtà umane, apertura verso i lontani, dialo,go, prudente co,n chiunque creda o detenga valori » (p. 4). In questo clima, tutto ciò che è « tradizionale » sta gradualmente crollando, per dar vita a un volto nuovo, il quale in fondo è migliore del passato (an-che se la tendenza in atto è verso una :flessione del feno·meno esteriore della religiosità). Si hanno così due fenomeni contem.,poranei nel tempo, ma ben distinti nella sostanza: « da una parte una certa diminuzione di pratica religiosa, co,n una esteriorizzazione sempre più invadente delle cose più squisitamente religiose ('che per,dono così il loro vero carattere) ed un crollo. più o meno graduale delle tradizioni ambientali. Dall'altra la presa di coscienza sempre più avvertita, sp·ecie nei laici, delle loro responsabilità religiose, una più attenta inform·azione e formazione, un desiderio più genuino e più sincero di profonda vita religio,sa che porta ad un miglioramento qualitativo· e comunitario dei nostri laici migliori » (p. 138). Queste co-nclrusio·ni concordano sostanzialmente con quanto era stato 1 gjà accennato da Paolo Brezzi in una breve nota, con la quale co,munica l'esistenza in Italia ,di un o·rganico piano ·di lavoro per ricerche di sociologia religiosa, svolto in diverisi centri, diretto da professori universitari e sostenuto finanziariamente dal Consiglio Nazionale delle Ricerche: « si è constatata, plù che una perdita del ·sentimento religioso, una sua trasform·azione, ed al posto della dissacralizzazione si è trovato un differente modo d'intendere e p,raticare il fatto sa~rale nella sua essenza più autentica e valida» (Per una ricerca sulla « eclissi del sacro » in Italia, ir1 « Saggi di ricerca presentati al XII Congresso internazionale di Scienze storiche», edizione provvisoria, Roma, 1965, p. 23). E una ulteriore conferma è scaturita anche da una recentissima indagine, condotta in équipe ad Avellino proprio nell'amb,ito del suaccennato piano di lavoro del C.N.R. e concretatasi ora in u·n vol1 ume (Una ricerca socio-religiosa in una città di provincia: i riflessi del fatto co'.nciliare in Avellino, Napoli, 1967, 1 pp·. 218). . Quest'ultima ricerca, che può essere utile segnalare qui a integrazione e 123 B~bliotecag·inobian.co

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