.. Recensioni confortante. In un articolo su Religiosità e citltura di massa in Italia ( « Il Mulino», XIV, 1965, fase. 158, p. 1181), De Sandre aveva osservato che i modelli di opinione e di comp·ortamento religio 1si, per la co·mune preoccup 1 azio·ne di mantenere e consolidare, contro le avverse co,ntingenze storiche, una «prassi» religiosa, anziché di generare esperienze creative, si so·no in gran parte ridotti a modelli di « costume » e (in quanto spesso incapaci di un pro·prio contributo motivante e unificatore) sono divenuti per lo, più subalterni alla generale dinamica culturale. Burgalassi ·av-veriteora che la diacro·nia i,potizzata da De Sandre tra religio•ne vi,s,suta, di convinzione, e religiosità attuale italiana (ridotta a semp,lice model.Io tradizio 1 nale di co,mp1 ortamento} p·roduce indubbiamente, se esatta, una serie cospicua di risultati, tra i quali sono il cambiamento nel quadro dei valori (sp,ecialmen,te tra la gioventù studentesca), l'abbassa,mento dei livelli di mo1 ralità pubblica e privata, la crisi delle p,ratiohe religiose tradizionali (p. 84). Per ciò che riguarida in partico,lare il p1 rocesso di industrializzazione, le sue conseguenze negative ai fini del permanere del ,sentimento e della pratica religiosa sono la vasta diffuisio1ne di un. materialismo pratico (con forte tendenz·a verso l'edonismo), l'allentamento dei vincoli di obbedienza alla Chiesa (per effetto di una nuova cultura che si po,ne in atteggiamento critico verso tutto ciò che sa di passato), la diminuzione deJ tasso di natalità e della moralità giovanile e pubblica (con accrescimento, tra l'altro, dei matrimoni civili e dei trasporti funebri civili), l'indifferenza, ancor più che la contrarietà o il rancore, verso la Chiesa come co,nseguenza del p·rogresso tecnico, della maggior si,ourezza del domani, delle como·dità offerte dalla « civiltà opulenta» (p. 90, n. 43). E parimente consistenti (oltre ad essere sostanzialmente gli stessi) so,no gli effetti negativi del vasto mo,vimento delle migrazio.ni (p. 98, n. 50). Senza dub·bio, du.nque, il rapporto tra mutamento sociale e comportamento religioso è notevolmente stretto ed è un legame di reciproca interazio,ne più che di causa ed effetto: « in presenza di forti mutamenti sociali, sono da attendere modifiche nel comp,ortamento religio 1 so, sp-ecialmente in quegli atti che risento 1 no in modo più forte della tradizione e del coinformismo. Tutto ciò ohe no·n è intimamente collegato con chiarezza di idee e convinzioni p1 rofonde è sottoposto ad una costante modifica; questa in taluni p•erio·di storici può assumere l'aspetto di un crollo improvviso di abitudini» (p. 103). Questo rap1p 1 orto tra mutamento sociale e comp·ortamento religioso viene ulteriorm~nte illustrato da Burgalassi attraveriso l'esposizione •dei risultati di d.ue indagini, svolte su argomenti in cui l·a tradizione ha un suo -peso: la dilazione ·dei battesimi (intendendo con questa espressione la distanza· di tempo, detta ap,punto dilazione, intercorrente tra la nascita del b,ambino e il suo b·attesimo) e il precetto ·della Comunione pa,squale. Nei due casi, tuttavia, si ha un diverso rap·porto religione-tradizione. Nel primo caso·, cessati i motivi religiosi o· um·ani che limitavan<;> l'amp,iezza della dilazione, finisce anche l'abi1 tudine di un battesin10 vicino alla nascita; nel secondo caso·, invece, al diminuire della frequenza tradizionale al precetto pasquale sta s.ubentran.do una , 121 Bibliotecaginobianco
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