Francesco Lazzari acattolici (che credono, in questo mo,do. di combattere piì1 validamente la religione), ma anche dai cattolici (che pensano di offrirle co·sì un contributo serio ed efficace). Per essere veramente tali, inveqe, le ricerche devo,no ris·p·o·ndere solo- a t1na metodoloigia rigo1rosa e ad una volontà di rettitudine scienti., fica (p. 133, n. 5). E non si può negare che questo pro-posito sia stato rispettato dall'Autore nel corso della su·a esposizione, sempre lim•pida e convincente. Se esplicito 1 inten.dimento del Bt1rgalassi è stato quello di offrire tin volume il quale, mentre interessasse il lettore per le notizie riportate e per le conclusioni tratte, invitasse il ricercatore all'utilizzazione delle tecniche e delle prospettive ·al fine di un'analisi più rido,tta come dimensioni, ma più ap·profondita e pertanto più utile (p. 5), noi tralasceremo· tuttavia di soffermarci sulla p1 arte metodologica •generale (in cui sono analizzati il metodo sociologico nelle sue possibili app,licazioni alla religiosità italiana e i rapporti tra mutamento sociale [socia[ change] e religiosità in Italia); e ci limiteremo· a segnalare alcuni dei risultati più generali conseguiti dall'Autore, p·er fornire in questo modo una panoramica ·della religio 1 sità italiana così come s'è venuta configurando in seguito ai contraccolpi provocati dal crollo di tutto un mondo di vecchie usanze e di tradizioni secolari, che sono, state sco,sse o travolte dal prorompente svilupp·o di feno,meni qu.1li l'urb·anesimo, le migrazioni e la rivoluzione industriale. Per lo, stesso motivo, non ci sofferm.eremo sulle appendici, delle quali la p1 rima ,espone le possibili cla1 ssificazioni e tipologie in sociologia della religione, la seconda fornisce una puntuale metodologia per le ricerohe monograficihe parrocchiali. A un esame (anche non eccessivamente approfo-ndito) delle condizioni della religiosità in Italia si rivelano subito numerosi elementi i quali non possono 1 non essere giu·dicati, dal punto di vista cattolico·, co,me decisamente sconfortanti. Inn·anzi tutto, 1a constatazione ch·e la cifra media dei frequentanti la Messa do1 menicale certamente no1 n sup·era, in Italia, il 30-40% della po1 polazione nazioriaile. Recenti ricerche dimostrereb 1 b•ero ino1ltre che nel centro dell'Italia la moralità coniugale delle famiglie cattoliche non si distacca di molto da quella di famiglie notoriamente marxiste; e si pensi, per quanto riguarda l'ambito dell'intera realtà nazio,nale, alla tendenza attuale delle famiglie italiane verso· il « figlio unico», il che mal s'accorda con la loro affermata « cattqlicità »; alla paurosa diminuzione della natalità, per cui si può dire in genere che o,ggi nasica in media 1/3 ·dei bambini che nascevano nel 1912; al numero ·annuale di p1 arecohie centinaia di migliaia di aboTti, che si può dedurre da molti indizi; ai casi numericamente non trascurabili (almeno in alcune zo,ne dell1Italia centrale e in alcune città toscane ed emiliane) di non battezzati. Infine, un inchiesta effettuata dallo .stesso Burgalassi nel 1961 tra giovani universitari sulla validità attuale di alcuni modi di co,mportamento tradizionale, ancorati a motivi religiosi o morali (illibatezza nella sposa, ecc.), ha potuto aooertare che essa è quasi del tutto annullata. ~ A questi dati più empirici e frammentari, benché anch'essi indicativi di tutta una situazione assai p·oco felice, Burgalassi aggiunge, sulla scorta di Paolo De Sandre, una constatazione di carattere più generale e ancor meno 120 Bibliotecaginobi•an~o
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==