Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

Boullé - Bouvier - Elsner - Moore riguarda l'accettazio•ne dell~ candidature degli .altri membri dell'AELE. Poiché non si tratta dunque di aderire puramente e semplicemente al MEC, ma di farlo previa la concessione :di talune modifiche, bisognerà convincere gli altri governi dell'assoluta necessità in cui si trova l'economia inglese di ottenere queste modifiche. Per sostenere questa azione diplomatica, si è modificata la -struttura di governo· soprattutto con la no-mina, all'inizio del 1967, di Lo,rd Chalfont a ministro incaricato degli affari europei. A parte questi rimaneggiamenti ministeriali, lo sforzo diplomatico viene effettuato in due direzio:ni. Da una parte si fa largo uso della diplomazia bilaterale: visita di Wilso-n e Brown a tutte le capitali dei Sei per spiegare o difendere le loro posizioni; visita degli italiani olandesi e tedeschi a Londra; collo-qui, infine, con la Co,mmissione europea a Bruxelles, poi a Londra. Dall'altra parte, la Gran Bretagna si serve delle riunioni dell'UEO per rafforzare la sua po-sizione e soprattutto per negoziare tra le quinte con i paesi del MEC. È infatti in occasione delle riunioni dell'UEO che hanno luogo le prese di posizione più nette sulla candidatura brita1mica. Sembra dunque che pro·prio da questo- lato il go-verno britannico abbia sopravvalutato le proprie possibilità. Politicamente, malgrado le sue difficoltà, la Gran Bretagna è in grado, secondo noi, di ottenere dai governi dei Sei le mo-difiche al Trattato indi~pensabili per la sua eco-nomia. Viceversa, la tattica del « tutto1 o niente » esigeva sul piano politico una posizione di forza che oggi l'Inghilterra non ha. Così questa tattica ha fatto perdere terreno alla candidatura britannica. Sembra dunque o,pportuno che il go-vemo inglese l'abbando,ni, S,e vo·rrà ottenere qualche risultato nella sua politica europea. PHILIPPE BOULLÉ - FRANCOIS BOUVIER - ..> RICHARD ELSNER - J AMES MOORE 110 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==