Nord e Sud - anno XV - n. 100 - aprile 1968

I I Gli inglesi di fronte all'Europa care le sue strutture in modo da evitare che il ritmo dell'attività economica ne risulti troppo sco,nvolto. Da questo punto di vista il problema. principale per gli inglesi è il problema dell'agricoltura. Se la Gran Bretagna accetta la politica agraria della Comunità, il prezzo delle sue derrate ali,mentari aumenterà considerevolmente. È noto che la Gran Bretagna pratica il sistema dei deficiency payments, che consiste in questo: il livello dei prezzi dei prodotti agricoli è fissato in base ai prezzi più bassi sul mercato mon-diale; i11 compenso gli agricoltori britannici ricevono delle sovvenzio·ni. Conformemente al regolamento· della CEE, la Gran Bretagna dovrebbe aumentare i prezzi dei suoi prodotti agricoli; questo pro,vocherebbe un aumento del prezzo dei prodotti alimentari dell'ordin.e tra il 10 e il 15% e un aumento del costo della vita del 3,5%4 • Certo i deficiency payments saranno aboliti - cosa che darà un certo sollievo al Tesoro britannico - ma l'Inghilterra dovrà pag·are al fondo agrario comune della CEE, in ragione dei suoi acquisti di prodotti agricoli al di fuori della Comunità, una somma dell'ordine di 177 milioni di sterline all'anno. È dunque comprensibile che questo aspetto finanziario della politica della CEE preoccupi in particolar modo gli inglesi. Per quanto riguarda poi i problemi commerciali, non sembra che questi possano costituire un vero e proprio ostacolo all'ingresso, della Gran Bretagna nel MEC. « Due questioni importanti sono legate agli interessi del Commonwealth: lo zucchero e la Nuova Zelanda » 5 • Fino al 1974, infatti, l'Inghilterra è vincolata dal « Sugar Agreement Act », che è una specie di co-ntratto di acquisto dello zucchero presso i paesi sottosviluppati del Commonwealth, che ne sono produttori; quanto alla Nuova Zelanda, la sua economia, essenzialmente agricola, ha un alto grado di dipendenza da quella della Gran Bretagna, che co·stituisce il suo sbocco principale per il burro, il formaggio e la carne. L'ingresso della Gran Bretagna nel MEC e i conseguenti obblighi co-mmerciali, rischierebbero di compro-mettere l'econo,mia neo-zelandese. Per quanto si riferisce ai pro,blemi finanziari, essi sono• di ordine co-ngiun turale e strutturale: la bilancia inglese dei pagamenti è, infatti, priva di equilibrio da parecchi anni, il che ha indotto il governo ad imporre delle restrizio-ni ai movimenti dei capitali - misura in contrasto- con il Trattato di Roma - e altre misure economiche ugualmente incompa~ibili con quel Trattato. Sul piano strutturale, poi, si pone il problema della sterlina. Ci si chiede infatti se l'esistenza di una moneta intern·azionale - co.ntrollata da un paese membro della Comunità, ma non una 4 Harold Wilson, Camera dei Comuni, 8 maggio 1967. s George Brown, Riunione dell UEO, 4 luglio 1967 107 8ibliotecaginobianco

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