Giuseppe Galasso di sinistra nei conflitti co-n la polizia o in altri fatti di sangue, ·affermava che non esisteva « nessun periodo della storia d'Italia, nel quale si possa presentare un bilancio- così nero, esclu~o forse il periodo della guerra civile fascista piì1 aspra»; e sottolineava un allargamento delle persecuzio,ni reazionarie dai soli dirigenti e organizzatori delle forze di sinistra ad una massa assai più larga di organizzati e simpatizzanti, nel « tentativo di rendere le persecuzioni più efficaci allargan.done l'in- · fluenza ». L'augurio co,nclusivo era perciò che l'attacco- del 1948-1950 fallisse « per la resistenza di tutta la massa lavoratrice », co-sì co,me l'attacco del 1927-1929 era fallito per la resistenza dei quadri comunisti che lo· avevano subìto 6 • È soltanto nelle Tesi dell'8° congresso (1956) che viene proclamata esplicitamente per l'Italia « l'impossibilità del ritorno alla reazione aperta in un regime di tipo fascista » 7 , non senza - peraltro· - che accuse di fascismo, di mano·vre fasciste e di tentativi fascistici ritornino ad essere lanciati da parte comunista in questa o quella congiuntura della lotta politica (ad es., go-verno Tambroni o· affare Sifar). La continuità con l'interpretazione strutturalmente negativa della storia nazio11ale è, tuttavia, mantenuta anche per il periodo più recente attraverso· la definizione del nuo,vo cont~nuto assunto, seco·ndo· il PCI, dalla politica dei ceti co-nservatori e reazionari. Nelle stesse Tesi dell'8° congresso, il nuovo contenuto viene precisato come consisténte· nel « se-:- guire il meto·do1 della limitazio.ne e persino soppressione delle libertà democratiche e dell'uguaglianza tra i cittadini in linea di fatto ». In tale schema « la sempre più grave pressione sul tenore di vita e sulle condizioni di lavoro, della popolazione lavoratriée si acco1mpagna... alla offensiva contro le libertà sindacali; al tentativo di escludere i sindacati, col pretesto della discri1ninazio·ne politica, dalla normale contrattazione e tutela delle condizioni di lavo·ro; ai licenziame11ti per motivi politici; alla violazione in1punita d·el diritto al collocamento indiscriminato e degli elementari diritti degli operai, alla offesa della loro dignità di cittadini e di uo·mini sul luo-go di lav·oro ». Viene .. inoltre, fatto notare cl1e « l'accantonamento delle riforme previste dalla Costituzio1 ne si acco·mpagna ad un processo di degenerazione di tutta la vita democratica, a cominciare dal Parla·mento che viene di fatto privato· della sua funzione di realizzatore d·ella Costituzione e centro del rinnovamento dello Stato e della so,cietà nazionale, menomato nella sua autorità, auto·nomia e possibilità di funzionare ». Infine, si afferma che « il dilagare dell'arbi6 VII Congresso del Partito Comunista Italiano. 3-8 aprile 1951. Resoconto Roma 1954 (d'ora in poi citato come VII Congresso), p. 27. . ' 1 VIII Congresso del Partito Comunista Italiano. Atti e risoluzioni, Roma 1957 (d'ora in poi citato come VIII Congresso), p. 943. 8 Bibliotecaginobianco
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