I Lettori di giornali nel"AIJ.ezzog·:orno da alcuni giornalai di « affittare » il giornale per un periodo di tempo stabilito. Ci spieghiamo: il giornalaio affida per un'ora il giornale al signor X abitante in un caseggiato vicino all'edicola; dopo un'ora ritira il giornale e lo « presta » al signor Y dello stesso caseggiato; dopo un'altra ora lo ritira da Y e lo affida al signor Z, e così via. Naturalmente il giornalaio incassa il prezzo dell'affitto che può essere di dieci o di venti lire, comunque sempre molto inferiore al prezzo di vendita del quotidiano. Dopo sei o sette affitti durante la giornata, il giornalaio ricava dalle 70 alle 140 lire. Alla fine dell'operazione il giornalaio, di nuovo in_ possesso della copia affittata, ne taglia la testata e la restituisce come «resa» all'editore. È chiaro che con questo sistema (che , non esi teren1mo a chiamare truffa) il giornalaio percepisce un utile netto dall'operazione assai cospicuo, se riesce ad allargare il giro a dieci o venti caseggiati. È chiaro altresì che l'editore è il vero danneggiato, mentre il lettore riesce a risparmiare una buona parte delle 50 lire necessarie all'acquisto del giornale, senza rinunziare a leggerlo. L'indice di lettura così alto potrebbe essere spiegato dalla prassi dell'affitto come sopra descritto, esteso naturalmente a un numero di casi molto superiore a quello immaginato o supposto dall'editore o dallo studioso dei fenomeni sociali! Bisognerebbe allargare l'indagine ad altri quotidiani del Sud ed estenderla non solo ai quotidiani del pomeriggio e sera, ma anche a quelli distribuiti nelle città della provincia e nelle campagne, . per accertare se veramente la distribuzione in affitto è così estesa da far indicare un indice di lettura così alto. Se così fosse, bisognerebbe anche dedurre che l'indice medio di 2,6 copie in lettura per ogni copia venduta deve essere conseguentemente ridotto per le regioni del Nord e del Centro, per bilanciare l'enorme indice di lettura di certe altre regioni (Meridione e isole). Da ciò si potrebbe anche spiegare, fino a un certo limite, l'alta percentuale della lettura del quotidiano « a casa»; da ciò si spiegherebbe anche il tempo dedicato alla lettura del giornale da parte dei lettori adulti in Campania: tre quarti d'ora è il tempo medio dedicato alla lettura del « Mattino » e la sua lettura si estende durante tutta la giornata. Per quanto riguarda la « Gazzetta del 1\tlezzogiorno » di Bari, si rileva dalla indagine Gennaro che anche per questo quotidiano l'indice di lettura è assai alto: 6,1 lettori per copia. Per la « Ga~zetta », l'indagine DOXA-SIRM aveva indicato 600.000 lettori; l'indagine Gennaro ne dà, sempre con la diversità di metodo analizzata per il « Mattino », 378.000 lettori su 62.387 copie vendute. La diff<::renza, con tutte le riserve già osservate, è ancora più alta. L'alto indice di lettura può spiegarsi ammettendo anche per Bari e la Puglia un sistema di affitto generalizzato come a Napoli? 95 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==