Ignazio Weiss Secondo Gennaro i lettori adulti del « Mattino » sono circa 565.000 al giorno. Se però si aggiungono coloro che hanno dichiarato di leggere il quotidiano almeno una volta alla settimana, si arriva complessivamente a circa 850.000 persone. Quale di questi due ulti1ni totali è comparabile con quello indicato nell'indagine DOXA-SIRM? In realtà né l'uno né l'altro: il primo co1nprende solo il lettore accertato nel giorno precedente quello dell'indagine; il secondo comprende il lettore che ha dichiarato di leggere il quotidiano almeno una volta alla settimana. Secondo la DOXA-SIRM i lettori dichiarati di aver sfogliato il giornale sono 630.000 al giorno; secondo la Gennaro i lettori accertati sono 565.000 al giorno. Tra dichiarazione e accertamento ci sarebbe una differenza di circa 65.000 lettori. Ma è forse più interessante procedere nell'esame dell'indagine Gennaro, che tenta di stabilire il numero dei lettori per copia venduta. Potendo disporre dei dati forniti dall'IAD (Istituto Accertamento Diffusione), si può stabilire il rapporto tra lettori medi giornalieri nel periodo « t » e le copie distribuite in media giornalmente nel periodo « t ». I lettori medi giornalieri accertati del « Mattino », nel mese di gennaio 1965, sono stati, come abbiamo visto, 565.000, mentre le copie vendute nello stesso periodo sono state in media 93.000 al giorno: perciò 565.000 diviso per 93.000 è uguale a 601 lettori per copia. Questo è forse il dato più stupefacente contenuto nell'indagine Gennaro. Come si può spiegare un indice di lettura così alto e così diverso da quello nazionale (secondo l'indagine « Il quotidiano e i suoi lettori » promossa dalla Federazione Italiana Editori di Giornali recentemente) stabilito in 2,6 copie in lettura per ogni copia venduta? La Gennaro cerca di spiegare questa anomalia sostenendo che la diffusione, la vendita e la lettura di un quotidiano del Sud presentano aspetti del tutto peculiari, in quanto espressione di una realtà sociale spesso sconosciuta. « Nel Sud il giornale passa di mano in mano ben più di quanto avvenga nel Nord: il prestito è più frequente, le fan1iglie più numerose, la lettura del quotidiano presso i circoli, i bar, i locali pubblici, i barbieri molto diffusa ». Cerchiamo di analizzare la situazione. Prima di tutto osserviamo che il 69,4% dei lettori leggono il giornale in casa; al bar, al caffè, al circolo, al ristorante, dal barbiere i lettori rappresentano solo il 7,2%, mentre la percentuale degli « altri luoghi » (ma quali?) rappresenta u1:1altro 13 %. Non ci sembra che possa qualificarsi come « molto diffusa » l'abitudine di leggere il giornale fuori casa, se si esclude il « posto di lavoro» che rappresenta il 10,4%. Ci sembra invece che si debba puntare l'attenzione su quanto riguarda il prestito del giornale (prestito: eufemismo per affitto!). È abbastanza noto generalmente il sistema usato 94 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==