, Lettori di giornali nel Mezzog::orno l'intervistato viene considerato ' lettore ' se dichiara di leggere una certa testata. Con il metodo dell'accertamento invece, sottoponendo all'intervistato un quotidiano che gli viene sfogliato davanti, questi viene considerato ' lettore ' se dimostra di aver letto almeno un articolo o notizia nella copia esaminata. Le definizioni di 'lettore' che derivano dai due metodi sopra descritti, lettori dichiarati e lettori accertati sono in genere completate da indicazioni relative ad un 'periodo di tempo' a cui vanno riferite (giorno precedente, ultima settimana, ecc.) ». Nell'ambito delle due metodologie impiegate sono state adottate le seguenti definizioni di « lettore »: « lettore accertato o semplicemente ' lettore' colui che oltre ad aver dichiarato di leggere il quotidiano, ha dimostrato di avere letto almeno un articolo o notizia nella copia del giorno precedente a quello dell'intervista; lettore dichiarato con frequenza almeno settimanale, colui che ha dichiarato di leggere il quotidiano almeno una volta alla settimana. Questa seconda definizione, per lo meno per la parte della dichiarazione, è in genere meno precisa, ma tuttavia ugualmente accettabile, ed è quella comune1nente usata nelle indagini italiane sulla lettura; la ragione di tale scelta risiede ovviamente nella sua facilità di realizzazione in rapporto soprattutto al metodo di accertamento. Nel corso del rapporto ci si riferisce quasi totalmente al lettore individuato dall'accertamento di lettura sul quotidiano nel giorno precedente. La seconda definizione, basata sulla sola dichiarazione di lettura settimanale, è stata adottata solo per il raffronto omogeneo di lettura tra i quotidiani in esame e le altre testate. Era infatti tecnicamente impossibile effettuare l'accertamento di lettura anche sugli altri quotidiani letti dagli intervistati ». Ci siamo soffermati forse troppo a lungo nell'esaminare dettagliatamente le n1etodologie usate nelle indagini DOXA-SIRM e Pietro Gennàro per cercare di individuare i differenti risultati ottenuti dalle due inchieste, che pur effettuate a distanza di sette anni l'una dall'altra tuttavia mettono in evidenza dati eccessivamente discordanti. È chiaro che adoperando l'una o l'altra delle definizioni precisate, anche i risultati debbono essere diversi, ma la differenza è troppo forte, come vedremo, per attribuirla solo a una diversità di definizione del concetto « lettore ». Comunque sembrerebbe che l'indagine Gennaro sia più severa di quella DOXA-SIRM, nel senso che la prima considera « lettore » solò quello accertato, mentre la seconda pare che accolga tra le file dei « lettori » tutti coloro che hanno dichiarato di aver sfogliato il giornale nella giornata precedente a quella dell'intervista. Ma vediamo le cifre. Secondo l'indagine DOXA-SIRM il totale dei lettori del « Mattino » sarebbe di 630.000 persone (tra uomini e donne). 93·· BibliotecaGino Bianco
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