, Lo Stato e il servizio sociale Un buon esempio di inserimento del servizio sociale nel vivo della organizzazione statale, non manca: è quello del l\tlinistero di Grazia e Giustizia dipendente dal Tribunale dei minorenni che è in funzione oramai da quasi 20 anni e che dopo un lungo periodo di rodaggio, ha trovato nell'ambito della stessa struttura dello Stato una propria collocazione. I legami che questo servizio ha con la struttura amministrativa pubblica sono strettissimi ma al tempo stesso le responsabilità e il livello di decisione tecnica nell'ambito dello svolgimento professionale dei propri compiti godono della massima autonomia; i singoli uffici distrettuali sono diretti da assistenti sociali diplomati che hanno perciò raggiunto attraverso studi specifici la preparazione necessaria ai loro compiti e che lavorano alle dipendenze, e in stretta collaborazione, con il magistrato. È esattamente su questa linea che ci si deve muovere? Perlomeno è da questa linea che si deve partire per esaminare problemi, difficoltà, risultati, proposte che nascono da una esperienza già avanzata. Non si può ogni volta, come troppo spesso accade in Italia, ricominciare daccapo, improvvisando, con quella grande capacità mistificatoria di confondere l'intelligenza con la furberia che Salvemini rimproverava agli italiani, e che si risolve generalmente in un boomerang contro noi stessi, paghi di aver fatto delle scelte provvisorie ma eternamente scontenti delle decisioni prese e delle loro dubbie conseguenze. Proponiamo all'attenzione dei politici e degli uomini di governo un problema che non preoccupa solo una « categoria » professionale, timorosa di vedersi scalzata, nel momento in cui le proprie prestazioni professionali diventano più necessarie, e sacrificata al classico compromesso di « arrangiamento » in cui potrebbe risolversi una « riforma » burocratica costretta ad operare senza scontentare nessuno. Non si tratta di questo. In realtà il problema assistenziale in Italia è sempre stato sottovalutato dai partiti, esclusione fatta per i cattolici che se ne sono serviti ampiamente, come abbiamo cercato di dimostrare, per farne stn1mento di propaganda elettorale o di pressione politica e religiosa. Non si è visto nemmeno con sufficiente oculatezza come, modificandosi col passare degli anni la situazione sociale ed economica del paese e la sua stessa struttura geografica, i problemi di carattere sociale che richiedevano un intervento andavano mutando nella loro natura, e come assistenza sociale e sistema previdenziale richiedevano sempre più profondi collegamenti e rapporti. Né si è individuato abbastanza quanta parte del rapporto fra il cittadino e lo Stato passa attraverso gli organismi assistenziali e previdenziali, costituendo essi i tramiti più immediati per il soddisfacimento e la risoluzione della somma di 77 BibliotecaGino Bianco
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