Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

.Maria Ciranna V enturini ONARMO. In poche parole, non potendo operare in prima persona all'interno dello Stato ma potendo solo amministrare al di fuori di esso una fetta di potere attraverso le opere sociali, l'ONARMO tenderà fatalmente a spostare il fulcro dei propri interessi in questa direzione, con la conseguenza di emarginare il servizio sociale come corpo unitario di dottrine, di tecniche professionali, di istanze istituzionali, rispetto allo sviluppo e all'acquisizione di una coscienza dei propri compiti sociali da parte dello Stato. Il pericolo che questa tendenza trovi autorevoli e condiscendenti ascoltatori non è astratto: risiede in quella « via di minor resistenza » di cui parlavo prima e che spinge gli alleati laici e democratici della DC a cedere piuttosto facilmente alle pressioni di quest'ultima quando sul tavolo delle trattative arriva un problema di carattere sociale e assistenziale. Le battaglie sono tante, da condurre instancabilmente, giorno per giorno; fra democristiani e socialisti è tuttora aperto il problema del riordinamento degli enti previdenziali e assicurativi e i rapporti fra ministero del Lavoro e della Sanità; 'i repubblicani conducono inascoltati una estenuante battaglia per la razionalizzazione e il controllo della spesa pubblica. Problemi grossi e difficili, dunque, che tengono in precario equilibrio i rapporti di alleanza fra questi amici-nemici della compagine governativa. Come trovare il tempo e la volontà di' occuparsi del~ l'assistenza e del servizio sociale? Nel frattempo si moltiplicano, attraverso le istituzioni assistenziali, gli innumerevoli rivoli di danaro pubblico che alimentano le macchine per voti democristiani; si moltiplicano gli appalti di servizio sociale fra POA-ONARMO ed enti pubblici (IRI - RAI TV - Cassa del Mezzogiorno - Ministero del Lavoro - Aziende municipalizzate, quale, per esempio l'ATAC a Roma) attraverso contrattazioni private e riservatissime che sfuggono anche al controllo parlamentare e allo stesso controllo sindacale sugli Enti che dovrebbe essere attuato attraverso le rappresentanze nei consigli di amministrazione e che tende a disperdersi nella difesa di interessi particolari o nella ricerca di un equilibrio dei rapporti fra partiti a livello del sottogoverno. Ma accanto a questa tendenza ad emarginare la collocazione del servizio sociale, con la conseguenza di una contraffazione della sua natura, che finirebbe per riconoscersi in un servizio paternalistico e puramente assistenziale, esiste un vizio ideologico di fondo che consiglia il rifiuto di ogni .prestazione di natura assistenziale attuata attraverso forme di appalto: queste attività spettano costituzionalmente allo Stato e ai suoi organismi collaterali. E d'altra parte, si,può seriamente ritenere che un organismo fortemente caratterizzato dal punto di vista religioso, non tenda a trasferire nell'azione assistenziale i propri mo72 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==