, Lo Stato e il servizio sociale Come e in che modo collegare questa somma di fatti al recente exploit « programmatico » e alla nuova vocazione de1nocratica e di collaborazione con le autonomie locali dell'ONARMO e della sua più recente creatura, l'EISS (enti le cui sedi e i cui organi direttivi coincidono)? Difficile forse dare una risposta, per la nebulosità in cui si muove la nuova organizzazione, la difficoltà di reperire notizie chiare dalle stesse fonti dirette, e la estrema riservatezza che contraddistingue su questo punto gli organismi pubblici, di Stato, interessati alla questione. Se è difficile perciò trovare la via di questi collegamenti, è altrettanto difficile sottrarsi al dubbio che vi sia in essi qualcosa di meno occasionale di quanto non sembri a prima vista, ed ecco perché non ci è sembrato inutile ripercorrere alcune delle vicende che negli ultimi anni hanno contrassegnato la storia delle organizzazioni cattoliche pontificie nello Stato Italiano. Questa storia è stata sostanzialmente caratterizzata da due elementi: la tendenza ricorrente ad ostacolare e ritardare certi processi di liberalizzazione e di formazione di una coscienza civile e laica (restituendo a questa parola il suo originario contenuto semantico deformato e smarrito nelle vicende storiche che sappiamo); opposizione condotta con tutti i mezzi possibili e fino all'estremo limite della sopportazione, salvo poi, di fronte a mutamenti indilazionabili, tentare l'inserimento nel nuovo assetto civile del paese attraverso disinvolte e trasformistiche operazioni, premendo sulle situazioni nuove con la propria forza finanziaria ed organizzativa. Il secondo elemento caratterizzante nei rapporti fra la società italiana e il mondo cattolico delle opere pontificie è dato dalla sua estraneità alla storia ed alla tradizione civile del paese 3 • Ciò che ne consegue è ben più grave di quanto non sembri a prima vista. Si presenti con il suo volto più integralista, come è accaduto negli anni di governo democristiano, o con le parvenze di una conversione democratica, oggi, l'ONARMO non può rivendicare per sé e per le proprie organizzazioni altro che un ruolo 1narginale rispetto ai compiti assistenziali dello Stato. La battaglia che il servizio sociale laico sta conducendo perché lo Stato e i suoi organismi acquisiscano daJl'interno i valori democratici e civili che stanno alla base di un impegno sociale dell'intervento pubblico dovrà fare continuamente i conti con la tendenza centrifuga verso la marginalità e l'occasionalità, tendenza che trova già ora un gruppo di pressione forte ed agguerrito, con i suoi punti di contatto all'interno dello stesso apparato statale, nella struttura organizzata della POA3 Vedi il volume di Carlo Falconi, « L'assistenza italiana sotto bandiera pontificia », Feltrinelli. 71 BibliotecaGino Bianco
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