, Giornale a più voci strombazzata partecipazione al governo (si dice così?) dell'università? Vogliamo dire ai professori che e veramente sciocco pensare che la loro preminenza nell'ambito dell'università possa essere garantita soltanto con la bontà agli esami e con l'apertura alle rivendicazioni del sindacalismo studentesco? e che ancor più sciocco è pensare di fermare a valle, e cioè agli esami di concorso o di abilitazione alla professione, le cascate di cui si sono aperte le cateratte a monte, e cioè negli anni decisivi degli studi universitari? Vogliamo dire a tutti che l'atmosfera morbosa di comprensione e la parola d'ordine dell'apertura ad ogni costo rischiano, in queste condizioni, di dar luogo soltanto ad un vergognoso e funesto regime di vivere e lasciar vivere? Non .si tratta, dunque, di aprire un nuovo processo, e tanto meno un processo allo studente dopo il processo al professore, già da tempo largamente e, per molti versi, giustamente in corso. Si tratta di proporci tutti con un po' più di serietà e di virilità il problema degli studi universitari dei giovani italiani anche per quanto riguarda il loro personale e oggettivo profitto. Si tratta di richiamarci mazzinianamente - e, perché no?, cristianamente - ai doverj, oltre che ai diritti; di richiamarci salveminianamente - e, perché no?, marxisticamente - alle cose piccole e concrete, oltre che ai grandi principii. Se ci occuperemo anche di questo, tutti gli altri discorsi sull'università risulteranno più completi e più suscettibili di successo. E, per quanto riguarda in particolare le facoltà di lettere e di magistero, si porrà rimedio al paradosso per cui il minimo di profitto degli studenti si registra proprio nelle facoltà nelle quali la distrazione del tempo dei docenti dall'insegnamento ad ailtri fini professionali o personali è di gran lunga minore che nelle altre facoltà, e dalle quali viene alla ricerca scientifica italiana un credito internazionale superiore a quello proiVeniente dalle ricerche svolte presso altre facoltà. UGO SEPE PASSAGLI 65 BibliotecaGino Bianco
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