Italo Talia - Ugo Sepe Passagli queste forze europee o nord-americane a comportarsi con quei metodi e con quella mentalità che adottano verso la propria agricoltura evoluta, anziché con quelli che le imprese nord americane, a quanto pare, sono spinte ad adottare nel Sud e nel Centro dell'America». E se è vero che, malgrado il secolare immobilis1no, le campagne italiane, ed in ispecie quelle meridionali, hanno dato un contributo positivo allo sviluppo del capitalismo industriale, fornendo una parte rilevante e forse decisiva dell'accumulazione di capitali che è servita per il « decollo» industriale e per lo sviluppo delle medie e grandi città, in cui si accentrano le forze culturali e le fonti di incubazione e diffusione del progresso tecnico del paese, è pur vero che questi contributi non sono ritornati tempestivamente alle campagne. Si tratta ora di creare una specie di « circuito di ritorno », che, partendo dalle nuove realtà e dalle nuove esigenze urbane e metropolitane, attraverso i supermercati e con l'apporto di una moderna industria alimentare, penetri nel mondo agricolo, e quindi, in un secondo tempo, generi dall'interno, nella dimensione desiderata, la « rivoluzione economica » nelle campagne. ITALO TALI..\ Asini in cattedra A metà del mese di luglio le c01nmissioni esaminatrici degli ultimi concorsi a cattedre nelle scuole secondarie hanno consegnato al Ministro della Pubblica Istruzione le proprie relazioni sull'attività da esse svolta durante molti mesi di prove scritte, correzioni e prove orali, e ancora una volta si è ripetuta quella che ormai sta diventando una ridicola farsa della scuola ita1iana. Tranne la commissione del concorso a cattedre di materie letterarie nei ginnasi, tutte le altre hanno, infatti, rilevato, nella schiacciante maggioranza dei candidati, una impreparazione sconcertante e una pressoché asso,. luta micragnosità di idee e di vedute. Per dare solo un esempio, riferiremo che, secondo quanto si è appreso dai giornali, la commissione del concorso a cattedre di italiano e storia negli istituti magistrali riferisce « che la correzione degli elaborati di italiano ha rilevato in gran parte dei candidati cultura laounosa, superficiale, di impronta manualistica, -limitata capacità storico~criitica, scarsa attitudine a condurre un discorso organico e coerente. Nei casi più gravi, che rappresentano una percentuale abbastanza alta, i lavori esaminati rispecchiano una mentalità immatura e talvolta puerile, cui si congiunge non di rado una quasi incredibile impreparazione in fatto di lingua, documentata non soltanto da equivoci nel significato dei termini anche di uso comune o da strampalate invenzioni lessicali, ma da veri e propri errori di grammatica, di sintassi e di ortografia». E la stessa comn1issione si è chies.ta pure « come i candidati siano riusciti a superare le prove della laurea e dell'abilitazione, per non dire della stessa maturità ». 62 BibliotecaGino Bianco
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