Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

, G::ornale a più voci grandi esercizi. Tal duali n10 r nd ovviam nt difficil , an h p r l'opposizione dei n gozi di tipo tradizional , una raziona! politica di di tribuzione dei superm reati. È chiaro eh i tratt di una opposizion e di un ritardo 1 gi lativo eh nuocciono alla razi nalizzazion d 1 omm rcio , p r qu ta via, allo viluppo agri olo. Il 11 gozi tradizi nal di frutta verdura comporta non olo una politi a di pr zzi alti, un tr zz tur perman nt n i riguardi d ll'affiu o di grandi quantitativi di pr dotti d p - ribili, ma, in particolar n1odo, nch il p rp tuar i di m viro nti p cul - tivi, di pratiche illegali camorri tich , eh co titui cono un diaframm pesant e perrnan nt fr !'agri oltor cd il con urna tor . Appar nec s aria, quindi, la più a oluta lib rtà, p r 1 o p rativ di agricoltori, di aprir n gozi di alim ntari, non olo n i con1uni di ng1n , ma in qualsiasi altro comun : pacci h p tr bb ro ri ultar particolarmente utili n 1 s ttor ortofn11.ticolo, al fin di rimuov r 1 prati h ill gali e le strozzatur oggi i t n ti. Inoltr , 1 r nza di un r t di di tribuzion n1oderna, oltr a non t n r e nto d 11 1g nz « urbani ti h » di dotare le con1unità urban , in p j 1 mod p rif rich « at lliti », di 'ldeguati centri punti comm rei li, i rip r uot in 1n do dann o ull stesse condizioni di acqui to d i g n ri alim nt ri n i ntd rurali. In questi, molto spe so, « i 11 gozi tti si approvvigionano pr sso i mercati g n - rali dei grandi e ntri, icch' coloro eh n n po no far a gnam nto ullo scambio in natura, o ull'auto on umo, non di rad pagano più ara la frutta la verdura in un piccolo e ntro rural h in ittà ». È un f 11 m no, qu sto, g 11 rale n Il zon ov i comm r i ono n1 no ag v li; n 1 M zzogiorno risulta particolarm nt vid nt in Si ilia d in Sard gna. Tal· fenomeno, è ovvio, fini e con ridurr ult rionn n t 1 d id rabili tà di una vita nei e ntri rurali ping all'inurbam nto all' bbandono d 11 mpagne. Una r te di di tribuzion mod rn , con pr dotti ad 1g nz moderne di acq ui to d 11 ma h non no n n po ono r più masse dis r date viv nti olo di pan p modoro, fini p r portar 1 vantaggi della vita cittadina in campagna, co titu ndo una compon nt _ nzial p r il rinnovo t o d Ile condizioni di vita d 11 c01nunità rur li. La via, dunqu , p r u cir dal colar i1nmobili mo d 1 M zzogiorno contadino par segnata. Di front all int r anti not voli pro p ttiv agricole del nostro Mezzogiorno, non olo di m reato int rno, ma pur a livello di n1ercato europeo (eh ' qu Ilo eh int r sa oggi a coloro che agiscono in Europa n 1 campo industria! con 1 concezioni piu avanzat ), dò che resta da fare è di agir con i m zzi appropriati, ia n 1 campo d !- l'azione legislativa, sia nel campo d ll'azion · amministrativa, com pure in· quello delle infrastrutture, della politica creditizia, dei tra porti, dell'assistenza tecnica, e più in genera! dei piani di sviluppo, al fine di controllare e incanalare le forze nuove nel senso migliore_. Noi, com scrive Frane sco Forte, « siamo in Europa e possiamo avvalerci del quadro delle disposizioni legislative ed amministrative che in Europa si adottano per difendere gli agricoltori dagli abusi delle controparti». Possiamo, insomma, « condizionare 61 BibliotecaGino Bianco \

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