Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

, Note della Redazione Ma i motivi di perplessità più gravi non provengono tanto dal contesto del provvedimento, quanto da ciò che si può ragionevolmente, e pur senza prevenzione, illazionare sull'iter e sui tempi. Non abbiamo infatti dimenticato che in un settore analogo ed ugualmente delicato, quello degli indispensabili ritocchi alle norme che regolano la istruttoria sommaria - e che sono in palese contrasto con la Costituzione - il Governo e la sua maggioranza non hanno saputo per oltre 18 mesi trovare una soluzione legislativa, pur avendo avuto l'indicazione vuoi da una prin1a sentenza interpretativa della Corte Costituzionale, vuoi dall'insorgere dell'opinione pubblica più qualificata ( e citiamo tra tutti ancora Galante Garrone e J emolo in vari interventi su « La Stampa ») di fronte alle procedure inusitate seguite dalla Procura generale di Roma; e si è dovuto attendere una seconda sentenza della Corte Costituzionale, che ha soppresso taluni com,ni di interpretazione dubbia. E ciò senza che si fosse osato da parte del Parlamento affrontare lo spinoso problema dei giudizi pendenti, per i quali si era chiesto l'intervento della Corte Costituzionale! Non vorremn10 perciò che questa annunciata buona « novella» facesse la fine di tanti precedenti progetti. Vorrem,no, invece, che, all'approvazione, con eventuali miglioramenti, da parte del Consiglio dei Ministri prima delle ferie estive, seguisse in autunno rapidamente l'impegno della maggioranza parlamentare a discutere, a modificare, ove necessario, e ad approvare celermente :;l disegno di legge, anche perché ancora più tragica diviene la situazione di coloro che sono in attesa di decisioni finali e possono vedere sfumare, per la lentezza dell'iter parlamentare, la possibilità di ottenere giustizia. Né d'altro canto è pensabile - ed è forse anche logico che sia così - che i giudici di merito, pur nella latitudine che la legge loro conferisce, si accostino alla interpretazione nuova; perché, anzi, l'esperienza dimostra purtroppo che la maggioranza si atterrà fino all'ultima ora alla interpretazione più retriva e « barbarica ». In quanto poi allo spirito, con cui la 1nagistratura vorrà adeguarsi, nell'interpretare le nuove nonne, a quello che è il costume e lo spirito che ha ispirato il Legislatore, questo è altro, più delicato e più arduo, discorso. 53 BibliotecaGino Bianco

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