Nord e Sud - anno XIII - n. 80 - agosto 1966

Editoriale L'unificazione socialista non si è voluta, e forse non si è potuta, fare di slancio, come sarebbe stato auspicabile da molti punti di vista. E adesso, mentre l'unificazione risulta più facile dal punto di vista politico, e più che mai necessaria, sono venute a galla le difficoltà tecniche, relative all'organizzazione del partito unificato e alle sue prospettive elettorali nel 1968. In un certo senso, i risultati del 12 giugno hanno reso più ·perentoria l'esigenza di accelerare l'unificazione, e l'on. De Martino se ne è reso conto; in un altro senso, però, con il successo dei socialdemocratici, di inattese dimensioni, le cose si sono complicate, almeno dal punto di vista organizzativo, e se ne è reso conto l'on. Tanassi. Comunque, grazie alla paziente e sapiente azione dell'on. Nenni, sembra che anche queste ultime difficoltà, bene o male, stiano per essere superate; e ci auguriamo che, quando questo numero di « Nord e Sud » verrà niesso in oircolazione, esse lo saranno state definitivamente. D'altra parte, le coniplicazioni organizzative - dovute soprattutto alle preoccupazioni socialdemocratiche di salvaguardare negli organismi del partito unificato le posizioni di taluni loro esponenti, anche e soprattutto le prospettive elettorali di costoro - erano prevedibili indipendenteniente dai risultati del 12 giugno; tanto è vero che da tempo Bi cercava, da destra e da sinistra, di chiamare in causa gli interessi elettorali dei socialdemocratici per avvelenare il clima dell'unificazione. C'è da rilevare, adesso, che queste co1nplicazioni possono ritardare, non impedire, l'unificazione. E tuttavia, rallentare l'unificazione significa naturalmente danneggiarla. Ecco perché gli avversari dell'unificazione continueranno, finché sarà loro possibile, a battere e a ribattere sulla questione dei socialdemocratici che_ potrebbero essere danneggiati elettoralmente dall'unificazione e dei socialisti che intendono garantirsi nei confronti del rafforzamento elettorale dei loro partners. Ma, se un giudizio politico si deve dare del comportamento dei «vertici» socialista ·e socialdéniocratico nelle more dell'unificazione, questo giudizio può essere positivo almeno sotto questo aspetto: i dirigenti dell'uno e dell'altro partito, nella loro 1naggioranza, non si sono lasciati suggestionare dalle difficoltà organizzative e hanno sempre tenuto presente la necessità di superarle, riducendo per quanto possibile la loro forza di attrito. 3 BibliotecaGino Bianco

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